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Alimentazione e salute

NO ZUCCHERO!

Ci avete fatto caso?

Oggi per qualsiasi problematica di salute, dell’unghia incarnita al tumore, uno dei consigli più ricorrenti è

NO ZUCCHERO!

E tutti giù a impazzire per trovare il grammo di zucchero nei piselli, eliminare il pomodoro, abolire le banane.

Come al solito cadiamo nella retorica del nutriente veleno. Che avrebbe un po’ stufato.

Se il “no zucchero” lo interpretiamo come “no a quei cibi in più, a quelle calorie che si introducono in eccesso, a quegli alimenti che aggiungiamo a tutto il resto, privi di altri nutrienti importanti e che ci fanno ingrassare, allora possiamo anche essere d’accordo: la maggior parte delle malattie non trasmissibili sono legate all’eccesso, ma allora possiamo pure eccedere con la carne (e lo facciamo), con le noci e con i cereali integrali, che tra parentesi sono….zucchero. Beh, anche zucchero. Si perché l’amido dei cereali altro non è che una lunga catena di molecole di glucosio che sono molto più “zucchero” del saccarosio (che è metà fruttosio e metà glucosio). E allora che facciamo? Aboliamo pane, pasta, riso….tutti i cereali? Tutta la frutta, perché c’è lo zucchero?

No, impariamo a ragionare in termini di alimenti e non di nutrienti.

Ci sono alimenti che portano ANCHE “zucchero” ma pure un sacco di altra roba buona e alimenti che non portano zucchero per niente, ma che mangiati in eccesso sono altrettanto dannosi.

Le popolazioni più longeve del mondo (e più in salute, non come noi che siamo longevi e malati) arrivano o arrivavano a mangiare anche l’80% di cibi vegetali. Pensate quanti zuccheri! Ma anche quanta fibra, composti protettivi, micronutrienti e soprattutto quanti pochi alimenti di origine animale! (probabilmente la cosa più importante)

Certo quegli zuccheri non provenivano dai dolci.

Niente è da proibire, tutto è in equilibrio.

Qualche biscotto la mattina non vi ucciderà e se avete una qualsiasi patologia (anche il diabete che classicamente è legato alla proibizione dello “zucchero”) sappiate che l’importante è essere magri e forti il più possibile per ridurre l’infiammazione e le conseguenze negative, non eliminare totalmente dalla vostra dieta un nutriente.

Perché voi mangiate alimenti, non nutrienti.

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

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