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Alimentazione e salute

Riso rosso fermentato e colesterolo

Il riso rosso fermentato presente in numerosi integratori molto in voga (che spesso contengono altre cose tanto per fare scena) non abbassa la colesterolemia per intervento divino, ma perchè contiene una STATINA esattamente come i farmaci. E quindi può dare i medesimi effetti collaterali.

Che sia stato il medico a “prescrivervelo” o che lo abbiate comprato al supermercato dovete sapere che il RRF contiene una sostanza (la monacolina k, prodotta dal lievito Monascus purpureus*) che ha la STESSA struttura chimica di una statina, la LOVASTATINA.

E se due molecole sono fatte dagli stessi atomi, disposti nello stesso modo nello spazio, sono LA STESSA MOLECOLA

N.B. il RRF non va confuso con le varietà culinarie di riso rosso (come l’Ermes e altri). Con queste ci si fanno i risotti e non possiedono alcuna proprietà “terapeutica”, il RRF invece è un integratore alimentare e NON si mangia.

Solo che…

1. Nel RRF non c’è SOLO la lovastatina, ma anche altre monacoline (l, m, x) che possono “diluire” l’effetto della k e ridurre l’efficacia ipocolesterolemizzante.

2. La quantità di monacolina k comunque non è standardizzata come lo è nel farmaco. Quella che si trova nell’integratore può variare e non fornire una risposta terapeutica costante.

3. Ci possono essere idro-monacoline inattive e citotossiche.

4. Ci può essere presenza di citrina, nefrotossica

5. La percezione “naturale” del RRF può indurre a pensare che ci siano minori effetti collaterali rispetto al farmaco, ma non è cosi. I problemi muscolari si possono presentare comunque.

Ad onor del vero, nel RRF c’è anche presenza di monacolina ka che è già “attiva” e non è degradata dal fegato come succede ad una parte della k (= lovastatina) di cui sono fatti i farmaci.

A mio parere i pro del farmaco (quando ci vuole) superano quelli dell’integratore, ma l’importante è conoscere queste differenze e capire che non tutto ciò che è naturale è necessariamente buono…

Alla fine dovrebbe essere il medico a consigliare i percorso migliore per il paziente sulla attenendosi alle evidenze, suggerendo prima le modifiche allo stile di vita e poi solo in ultimo passare ai farmaci o agli integratori.

Perciò, prima di tutto per cercare di abbassare il colesterolo nel sangue si dovrebbe:

1. dimagrire

2. fare movimento

3. ridurre i grassi saturi sotto al 10% nella dieta (quindi ridurre carni grasse e trasformate, formaggi)

4. regolare i carboidrati, soprattutto i dolci.

https://www.farmacovigilanzasif.org/sezioni/safety-medicina/safety_alternativa_articoli/2018/06/28/eventi-avversi-da-integratori-alimentari-contenenti-riso-rosso-fermentato-analisi-comparativa-di-due-diversi-sistemi-di-segnalazione-faers-e-caers/

https://efsa.onlinelibrary.wiley.com/doi/epdf/10.2903/j.efsa.2018.5368

*Nel 2011 è stato approvato un claim per la monacolina k capace di ridurre il colesterolo LDL alla dose di 10mg al giorno (https://www.efsa.europa.eu/it/efsajournal/pub/2304), ma nel 2018 EFSA ha rivalutato la sicurezza di questa molecola stabilendo che gli effetti collaterali a livello muscolare ed epatico possono esserci anche a dosaggi minori di 3mg. Pertanto dal 22 giugno 2022 non si possono più vendere integratori di riso rosso fermentato con una quantità di monacolina k maggiore di 3mg e gli altri integratori sono stati ritirati (https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32022R0860&from=EN)

Aggiornamento 2023: una bozza della Commissione Europea cerca di fare chiarezza sul “futuro” della monacolina k e chiede di eliminare qualunque dicitura salutistica collegata agli integratori che contengono tale sostanza proprio in considerazione della scarsa chiarezza del profilo di sicurezza e delle interazioni con altri farmaci, condizioni fisiopatologiche e anche alimenti (https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/13025-Sicurezza-alimentare-restrizioni-alluso-di-monacoline-da-riso-rosso-fermentato-nei-prodotti-alimentari_it)

In etichetta, secondo la proposta, dovrebbe essere indicato:

“Non dovrebbe essere consumato da donne in gravidanza o in allattamento, bambini sotto i 18 anni e adulti sopra i 70 anni”. “Chiedere consiglio a un medico sul consumo di questo prodotto se si verificano problemi di salute”; “Non dovrebbe essere consumato se stanno assumendo farmaci per abbassare il colesterolo”; Non dovrebbe essere consumato se stai già consumando altri prodotti contenenti riso rosso fermentato”.

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

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