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Miti e bufale

Recaller e Biomarkers test

Come complicarsi la vita spendendo un bel po’ di denaro inutilmente
Le intolleranze alimentari, lo sappiamo, vanno di moda. Ci sono in giro un sacco di test che avrebbero la pretesa di farci dimagrire (o farci stare meglio) con la semplice eliminazione di cibi che “non fanno per noi”. I cibi no. Nonostante basti il buonsenso per capire che non esistono cibi che fanno ingrassare o dimagrire (non ci vuole una laurea), siamo terribilmente attratti dal cibo magico che guarisce oppure andiamo alla ricerca di quello da eliminare e perdere così peso senza altri sacrifici (ovviamente, mica vorremo sudare no?). Possiamo essere ALLERGICI a determinati alimenti, ma le allergie sono un’altra cosa (https://goo.gl/2y7zvz) e comunque anche per queste esistono in giro test non validati che confondono il consumatore e che vengono proposti come gli ultimi ritrovati della scienza.

Tra i numerosi specchietti per le allodole che la rete, le farmacie, le erboristerie, i parenti e i vicini di casa ci propinano ce ne sono due che vanno alla grande.
Sono i test Recaller e Biomarkers.

Come spesso accade in questi casi, entrambi i test hanno una base scientifica sottostante, ma nessun risvolto pratico. Perché non sempre ciò che è scientifico è applicabile in clinica.

Recaller test
Questo test misura gli anticorpi IgG4 nel sangue ed è molto gettonato perché, come dicevo, ha una parvenza maggiore di scientificità dato che ci vuole un prelievo ematico e che si basa su meccanismi immunologici reali.

Viene ampiamente usato nei laboratori privati e anche nelle farmacie.
Peccato che il test delle igG4 non abbia valore nella diagnosi delle intolleranze.

Lo aveva già ampiamente affermato un position paper del 2008 che NON LO RACCOMANDA come tool diagnostico e un ulteriore lavoro condiviso del 2012 giunge alle stesse conclusioni.
Perche? Perche le igG4 evidenziano semplicemente un “AVVENUTO CONTATTO” del nostro sistema immunitario con l’alimento incriminato, non una sensibilizzazione (come per le igE delle allergie).

Perciò se dalle analisi vi scoprite “intolleranti” al pomodoro, vuol semplicemente dire che ne mangiate tanto e non che sia lui il responsabile del vostro gonfiore intestinale o del vostro mal di testa.

Ma allora viene da chiedersi perché io dovrei spendere un sacco di soldi per farmi dire da un farmacista quali sono gli alimenti che mangio di più! Forse ci arrivo da solo. Forse basta al limite un diario Alimentare no?

Magari basta una bilancia, uno specchio e un centimetro da sarta e ce ne rendiamo conto gratis (a proposito, siamo certamente in uno stato infiammatorio quando la nostra circonferenza vita è superiore agli 88cm nelle donne e 102 negli uomini).

Biomarkers test
Questo test , spesso venduto insieme al primo per non farci mancare nulla, va alla ricerca di due citochine infiammatorie responsabili della cosiddetta “infiammazione da cibo”, fenomeno questo reale ma non legato a specifici alimenti. L’infiammazione di basso grado (low grade inflammation) si realizza nel momento in cui un eccesso di massa adiposa produce, attraverso meccanismi complessi, sostanze infiammatorie dette adipochine, sopprimendone altre che invece riducono l’infiammazione e producendo dei corto circuiti metabolici collegati alla insulino resistenza (https://www.gabrielebernardini.it/fiamma/).

Ci sono decine e decine di adipochine conosciute fra cui le due relative al test in questione (si chiamano Baff e Paf) ma il fatto di dosarle con un esame del sangue non ci porta nessuna informazione pratica, ci dice solo che siamo grassi e che abbiamo la pancia.

Una informazione che ci costa un centinaio di euro. Notevole vero?

Ultimamente il Ministero Della Salute ha prodotto il documento “Allergie alimentari e sicurezza del consumatore – Documento di indirizzo e stato dell’arte Italia 2018” (https://goo.gl/EZ8xeD; https://goo.gl/HVuiqp) che dedica un paragrafo ai test non validati per la diagnosi di allergia alimentare, fra cui (a pag. 34) viene nominato anche il test per la misurazione del BAFF (Fattore attivante i linfociti B) e del PAF (Fattore
attivante le piastrine).

La conclusione, stranamente, è sempre la stessa: se avete bisogno di dimagrire riducete le porzioni, muovetevi tanto e tenetevi i vostri soldi. E se pensate di essere allergici o intolleranti a qualche alimenti rivolgetevi al medico.

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

70 risposte su “Recaller e Biomarkers test”

Interessante. Ecco come funziona la faccenda delle finte intolleranze. Non sapevo di questi test, che sicuramente contribuiscono a dare una “verniciatura” scientifica a qualcosa che di scientifico ha ben poco.

Buongiorno dottore ,fortunatamente mi sono imbattuta in questo articolo perché stavo valutando il Recaller per risolvere un po’ i sintomi del colon irritabile accomapagnato da una forte intolleranza al lattosio .Grazie👍

Lei conclude scrivendo “rivolgetevi al medico” ma proprio il dottor Attilio Speciali consiglia questi test nel suo ultimo libro.
Mi arrendo.

nei documenti ufficiali del ministero non parla che il recaller test è inaffidabile.
e dice che i test igE e IG4 sono gli unici metodi validi, e per identificare gli IG4 serve il recaller test.
Quindi mi sono un po confuso nel tuo discorso, potresti spiegarlo meglio? grazie

Non confonderti: il recaller è quello basato sulle IgG4 e io cito due lavori condivisi e entrambi concludono nello stesso modo: “The CSACI strongly discourages the practice of food-specific IgG testing for the purposes of identifying or predicting adverse reactions to food. We also wish to remind the medical community that blood testing of any kind cannot substitute for consultation with a trained and accredited medical professional such as an Allergist/Immunologist for the diagnosis and management of adverse reactions to food.” (https://aacijournal.biomedcentral.com/articles/10.1186/1710-1492-8-12)

IL documento in italiano del ministero parla di ALLLERGIE ma NON dice che il test sulle IgG è attendibile, per niente: “DOSAGGIO DELLE IgG SPECIFICHE
Il dosaggio delle IgG (e IgG4) specifiche per allergeni, compresi alcuni allergeni alimentari, rappresenta
un immunoassay validato e riproducibile. Tuttavia anticorpi IgG nei confronti di allergeni alimentari si
riscontrano in un’elevata percentuale di soggetti sani e la loro comparsa e’ stata associata a
desensibilizzazione o tolleranza. Pertanto il solo riscontro di anticorpi IgG nei confronti di allergeni
alimentari non e’diagnostico di allergia alimentare ne’ giustifica diete per il trattamento di tale
condizione.” Dice che NON BASTANO le IgG. E comunque ti ripeto che non parla di intolleranze, ma di allergie. Inoltre NON nomima mai la parola “recaller”…quindi boh?

Il documento del ministero parla del BAFF e del PAF (quindi biomarker test) e dice: “DOSAGGIO DEL BAFF
B cell Activating Factor (BAFF) e’ una citochina prodotta prevalentemente da monociti e neutrofili che
riveste un ruolo essenziale per l’ attivazione, la differenziazione e la sopravvivenza delle cellule B.
Varianti di BAFF sono state associate a sclerosi multipla e LES e valori elevati di BAFF in soggetti
infartuati sono stati messi in relazione ad una maggiore incidenza di complicanze e morti per reinfarto.,
Non ci sono tuttavia finora evidenze per un significato diagnostico di BAFF in corso di allergia
alimentare.”

In conclusione non c’è niente di validato e accertato. Quei due test sono fuffa per farti spendere soldi

Buon giorno anch’io stavo valutando il test. Sono disperata soffro di colon spastico allergia al nichel ernia iatale.e reflusso. Da un anno a questa parte coliche ogni 5 giorni sempre mal di pancia e non so più cosa mangiare un mese ho perso 5 kg che non riesco a rimettere sono arrivata a pesare 42kg. Mi può dare un consiglio su che strada intraprendere. Ho provato a reintegrare gli alimenti ma mi danno problemi. La ringrazio.

Lascia stare i vari test che puoi trovare in giro. Non cercare soluzioni in rete. L’unico consiglio che posso darti è andare da uno specialista. Il reflusso si combatte facilmente con alcuni accorgimenti dietetici e con qualche farmaco se necessario. L’allergia al nichel nella maggior parte dei casi non ha implicazioni su ciò che si mangia, mentre per le coliche bisogna che un gastroenterologo ti visiti seriamente, che valuti tutta la tua situazione e prescriva i controlli del caso.

Evita il fai da te

Anche io stavo valutando questo test, in quanto soffro di una candida alimentare dovuta ai lieviti e si ripresenta sempre ogni 2/3 mesi
Come posso capire quali alimenti posso ingerire e quali no per tenere a bada questa candida? Grazie mille

Buongiorno, grazie per l’articolo.
Mi pare di capire che il low grade inflammation sia dovuto non tanto a specifici alimenti quanto a un eccesso di cibo e tessuto adiposo. Quello che non capisco è questo: ho fatto il test Recaller ed è risultato un certo grado di infiammazione (più alcuni gruppi alimentari sensibilizzanti tramite IgG4 che come ho letto nell’articolo in realtà non causano infiammazione). Il low grade inflammation quindi dovrebbe semplicemente indicare un eccesso di cibo e di tessuto adiposo. Io però ho in realtà un’eccessiva mancanza di “parte grassa” (ho il 4%) e sono estremamente magra. In questo caso come può risultare un low grade inflammation?
Grazie mille e cordiali saluti

eh proprio perchè non c’è nessuna evidenza che test di quel tipo servano a qualcosa in pratica. Nel tuo caso hanno trovato in giro nel sangue un paio di citochine infiammatorie, il che non significa nulla se tu non sei sovrappeso o non hai altre particolari patologie. Non si trovano SOLO se si è grassi, ma anche in altri casi non patologici. Per cui ti hanno allarmata inutilmente con un test non provato. Probabilmente se lo rifacessi avresti risultati differenti. Serve solo a spillare denaro alla gente.

Ho fatto il Recaller Test in seguito ad una dermodermia diffusa x tutto il corpo e della durata di un paio di mesi curata con dosi massicce di cortisone e antistaminici che ho dovuto sospendere per via del lattosio. Ebbene con questa dieta a rotazione(sono al V mese) il prurito è scomparso e la digestione ha trovato il suo equilibrio. Credo che sia importante questo test e la terapia alimentare!

buongiorno,
io da ormai vent’anni non riesco a mangiare frutta come mele, pere, albicocche, pesche, meloni etc perchè appena le assaggio mi si gonfiano le labbra, mi pizzica la gola e faccio fatica a respirare.. ho già fatto più volte visite e test da allergologo ma risulta tutto negativo… cosa devo fare? in più soffro di gonfiore, meteorismo, vaginiti e da 6 mesi mi hanno riscontrato la rcu cronica… che esami posso fare per capire se questi sintomi sono dovuti ad intolleranze alimentari?

Sembrano sintomi classici di allergia quelli orali e respiratori.
I disturbi intestinali invece sono verosimilmente legati alla rettocolite ulcerosa che va curata secondo le indicazioni che ti dovrebbe aver dato chi te l’ha diagnosticata.
Le vaginiti non c’entrano con l’alimentazione.
Le intolleranze non c’entrano nulla. Al limite puoi vedere se hai problemi col lattosio facendo un breath test.
Ma ripeto, i problemi con la frutta sono da rivedere con un allergologo ospedaliero.
E quelli intestinali con un gastroenterologo.

Non cercare soluzioni strane in rete. Affidati al medico e segui una alimentazione adeguata alla rcu.

Buonasera soffro di fibromialgia e ho letto che può essere legata all’infiammazione dell’organismo di origine alimentare e pensavo di fare questi test….visto che non vorrei imbottirmi di farmaci….alla luce di tutto cio’ che consigli Si sente di potermi dare?passo dei periodi davvero difficili in cui il dolore supera tutto il resto….

Non serve a niente fare quei test. L’alimentazione non può curare malattie come la tua. Tu DEVI affidarti ai farmaci e a medici competenti che cercheranno di limitarne le quantità al vero bisogno.

L’alimentazione riduce l’infiammazione certamente, ma non può arrivare dove è impossibile arrivare.
Ovviamente devi seguire una alimentazione basata sul modello Mediterraneo quindi ricca di vegetali e molto povera di animali e soprattutto dimagrire se sei sovrappeso
Ma è il medico la tua figura di riferimento non il nutrizionista

Buongiorno Dottore ho letto il suo articolo mentre stavo cercando un aiuto x il mio problema ke mi affligge da un anno e nn se ne vuole andare …I suoi commenti mi sembrano molto più ‘ ke giusti , per questo spero in una sua risposta …Sono stata da due dermatologi e nessuno a risolto il mio granuloma anulare diffuso su piedi spalle ,pancia ma sopratutto braccia , trattate con iniezioni sottocutanee e pomate cortisoniche ..ma niente ! Dicono ke devo stare tranquilla ma nn credo dipenda da quello .Sicuro e ‘ un infiammazione come dice lei , sono in sovrappeso , mangio bene ma troppo x i miei sessanta anni e dolci . Peso ottanta kg e faccio uso di uno psicofarmaco.da anni ormai …Cosa devo fare ? Con un prelievo x la ciliachia.nn.han trovato niente …

Cara Rosanna, il suo problema si dovrebbe risolvere spontaneamente col tempo, ma comunque l’alimentazione c’entra molto poco (a meno che non sia un sintomo di una allergia alimentare per cui può provare ad andare da un allergologo). È un problema infiammatorio e le armi da usare sono i farmaci in primis. Quindi andare dal medico come ha fatto finora.
Certamente il sovrappeso ha una certa componente in fatto di infiammazione e dimagrendo regredisce anche quella. Ma non bisogna fare test strani, bisogna mangiare un po’ di meno (riducendo soprattutto i dolci e le porzioni di tutto in generale) e muoversi di più.
Questo farà bene al suo problema ma soprattutto alla sua salute in generale.
Non pensi che sia normale a una certa età (e lei è ancora giovanissima) essere sovrappeso. Non lo è. Perciò cominci a volersi più bene e vedrà che piano piano andrà meglio. Ma abbia pazienza

Anch’io dottore la contatto ad un passo dal fare il test recaller so di avere un allergia al nichel ma da qualche mese mi sono riempita il corpo di puntini e prurito il dermatologo mi ha consigliato di stare attenta ai cibi stamino liberatori io non so più cosa mangiare a parte il riso in bianco e la carne con qlc verdura concessa senza nichel sarà utile andare da un allergologo?

Il dermatologo ti dice una cosa e poi non ti dice quali cibi sono ??

Comunque non serve granché prestare troppa attenzione a quei cibi. Mangia normalmente e vai da un allergologo per capire se sei allergica ad altro. L’allergia al nichel è solo da contatto. Il cibo non c’entra quasi mai.

Non c’entra il cibo con il nichel?
A me risulta che sia nel cacao e tutti i tipi di cioccolato, pomodoro,pera, kiwi, uva passa, lenticchie, mais, avena, ostriche, cibi in scatola,frutta secca…

Buongiorno Dottore, anche io pensavo di fare quel tipo di test perché tutte le volte che mangio (colazione, pranzo e cena ) si manifestano gonfiore addominale e a volte meteorismo. Non sono in sovrappeso, peso 49 kg per 1,57 di altezza e lo scorso anno sono andata dal nutrizionista per vedere dì risolvere o comunque migliorare questi disturbi, ma la situato non è migliorata. Dopo quello che ho letto sinceramente mi sembra una perdita di tempo e soldi, ma non so come risolvere questo problema. Puoi darmi qualche consiglio? Grazie .

È un po’ difficile capire cosa può essere senza avere le informazioni adeguate.
Non so come mangi, che abitudini hai, se fumi, se prendi farmaci ecc…

Però assumere dei probiotici potrebbe essere un tentativo per migliorare la situazione.
Hai provato?

Buongiorno, è vero che le diete ad eliminazuone come anche una dieta oligoallergenica possoni aumentare l’intolleranza ad un alimento quando reintrodotto? Il dott speciani afferma che canno preferite diete a rotazione che ristabiliscono la tolleranza. Lo chiedo perché sto facendo una dieta oligoallergenica data da un immunologo e poi ho letto quest’affermazione del dott speciani. Mi hanno diagnosticato l’idrosadenita suppurativa e visto che potrebbe essere legata a problemi intestinali sono pronta a provar tutto ma non voglio peggiorare la mia situazione. Grazie.

A quanto mi risulta la tua patologia NON si tratta in alcun modo con la dieta se non per il fatto che, siccome è legata all’obesità e alla infiammazione, un dimagrimento può (come spesso accade) essere utile per ridurre i sintomi. Ma non ci sono indicazioni di diete particolari. Nè tantomeno di diete a rotazione che ti complicano solo la vita (e immagino che sia già abbastanza fastidioso avere una malattia come la tua).

Perciò, se devi dimagrire fallo seguendo il modello mediterraneo (qui ci sono tanti post ma puoi andare anche su sapermangiare.mobi), smetti di fumare (che fa sempre bene) e lascia perdere il resto. Tempo sprecato. Segui le cure vere, quelle che il dermatologo ti ha indicato.

Buonasera dottore, grazie per l’articolo. Stavo per fare il test.
È qualche anno che soffro di colite, o così credevo. Poi un giorno ho ricordato che da piccola soffrivo di una intolleranza al glutine. Pensandoci bene l’ho tolto e ho tratto beneficio dalla decisione. Parallelamente però soffrendo molto di mal di schiena ho abusato di antinfiammatori. Non so cosa sia accaduto ma non riesco ad uscirne. Crampi e coliti. Sto curando tutto con fermenti e farmaci per gastrite. Continuo a non mangiare glutine, a volte provo a farlo ma peggioro con reflusso e meteorismo. Ora io ho le analisi prescritte ma ho saputo che il glutine non va tolto prima delle analisi. Non so che fare. Faccio le analisi o vado prima da un gastroenterologo????

Buonasera,io ho 41anni e soffro di candida Spp intestinale (no vaginale)..e dopo anni e anni di varie analisi che “non ho mai niente” per diversi medici ,l’ho scoperta da sola sul internet test delle feci -Miceti in fresco..ho fatto le analisi 4anni fa e uscito Candida Spp discreta crescita e poco tempo fa Abbondante crescita ..Ho fatto la dieta anti-candida per 1anno e mezzo e dopo tutto quanto e cicli di Difulcan ora ho abbondante …Non riesco a trovare uno gastroenterologo che mi cura o mi fanno le analisi ….ho fatto test intolleranze nella saliva(e ci sono un po’ di intolleranze )… poi ,breath test lattosio ,glutine e celiachia nel sangue etc ..non ho niente …ora da 1mese e mezzo ho prurito sul corpo sulle gambe,pancia e le braccia ..(dove la pelle e piu delicata ,e oggi ho fatto emocromo completo e le urine …Per me e detox dalla candida prima dell’effetto die off…Poi, quando mangio esempio la insalata,mi cola naso e prurito aumenta nella parte interna gambe e braccia ..se mangio un brioche che non potrei (nessun prurito )….Lei può consigliarmi un bravo gastroenterologo a Milano,per favore ??Non so più come fare ..ma buttando tantissimi soldi e dopo varie visite di medici inutili ,alla fine mi curo da sola perché i medici qui se ne fregano ….”vai a casa ,non hai niente …”Ho fatto anche tanti Idrocolon che mi sono aiutati ….Poi perdo sempre la voce per lo smog(e faccio le grotte di sale che mi aiutano tantissimo ..visto che sono nata al mare dove l’aria è completamente diversa )..Tutto questo è partito dopo ricovero medicina d’urgenza al Policlinico di Milano,9anni fa …. ,,13giorni isolata nel ospedale..dopo che vari pronti soccorsi dicevano che non ho niente e stavo morendo di Mycoplasma pneumoniae (40 giorni di febbre 42…e pronto soccorsi mi mandavano a casa ..poi tramite raccomandazione mi hanno ricoverata e Policlinico mi ha salvato la vita …)
Grazie mille !!!Natalie

Non è un caso che so possa affrontare in rete Natalie. Mi spiace, ma è molto difficile capirci qualcosa così. L’unica strada è insistere con il gastroenterologo perchè se la qualità di vita è ridotta qualcosa dovrà pur fare! Senti il tuo medico curante e insisti!

Buongiorno , ho 36 anni
13 anni fa ho avuto un incidente stradale molte forte dove ho riportato trauma addominale …successivamente sentivo un dolore interno. La sensazione era come se sentirsi il sangue passare e mi portava dolore. 5,10 minuti mi si abbassavano i valori e svenivo. Ho risolto solo con il cortisone e 2,3 litri di acqua.
Ho fatto molte diete e molti test e mi hanno detto che sono intollerante quasi a tutto. Mi è venuta una grave mancanza di vitamine.
Comunque piano piano nel corso del tempo mi succede solamente con CONSERVANTI, COLORANTI, prodotti non freschissimi, sostanze chimiche. Facendo attenzione a non mangiare in giro queste cose prendo il cortisone molto raramente. Da circa 2 anni ho delle vampate di calore molto lunghe anche 2,3 ore ..avvolte ho bisogno del ghiaccio in viso. Ho fatto tanti controlli e non risulta che sua vicino alla menopausa. Ne altro problema. Eppure mi è scatenata una forte fame nervosa che mi ha fatto prendere 20 chili in meno di 1 mese. E facendo controlli ho un metabolismo completamente bloccato ….non si smuove con niente. Mi hanno dato una età metabolica 50 anni. Ho utero fibromatico quindi pensavo che è dovuto agli ormoni oppure coliche intestinali.
Ma niente…
Da 4 mesi oltre al calore ho una manifestazione cutania molto forte in tutto il corpo… sono bolle con bruciature e ho un forte prurito. Specialmente collo e viso. Ho dovuto riprendere il cortisone.
Dai test mi è stato detto di essere intollerante al nichel e alluminio. Io ho eliminato tutto pentole, posate, cibo dove ce un forte contenuto nichel.
Cmq ho una alimentazione pulita: non mangio dolci o cose già preparate.
ho provato a eliminarli ma non è cambiato moltissimo. .
Per essere certi che è questa la giusta intolleranza cosa posso fare? Gli esami sono perfetti cosa devo fare per dimagrire? Per perdere 100 grammi devo digiunare. Eppure gli analisi sono perfetti. Da dove mi viene tutto questo calore quando io fino a 2 anni fa ho sempre avuto freddo più che caldo (avvolte anche in estate sentivo il bisogno di coprirmi)? grazie.

Scusa ma tu con tutti questi problemi pensi alle intolleranze?
Per dimagrire bisogna muoversi e tanto, ogni giorno, con costanza e riorganizzare i pasti in modo da mangiare soprattutto verdura, frutta legumi, yogurt, un po’ di cereali integrali pesce pochissima carne….il tutto seguito da un medico che ti sia le corrette indicazioni.
Le vampate di calore se non sei riuscita a capire da cosa derivino (ma sei andata dal ginecologo?) non posso certo saperlo io da qui.
Inoltre non si può fisicamente aumentare di 20 kg in un mese quindi avrai accumulato liquidi, forse per un abuso di cortisone (lo prendi tu autonomamente o ti è stato prescritto?)

Insomma il tuo caso non è certo da potersi discutere in un posto come internet.
Ma per dimagrire ci vuole solo costanza e cambio DEFINITIVO di abitudini.

Buongiorno Dottore,
ho 55 anni, da circa 6 mesi
mi è stata diagnosticata tiroidite di Hashimoto, riscontrata dalla presenza di anticorpi da prelievo ematico.
Dopo alcuni mesi ho rifatto prelievo e I valori del tsh sono rientrati, quindi non assumo ormoni tiroidei. Soffro di insonnia, stanchezza e debolezza muscolare, a volte tremori diurni, alcuni giorni subito dopo il pasto ho dolore e gonfiore addominale, il problema maggiore da sempre è la cefalea, diagnosticata da diversi neurologi, come emicrania con componente tensiva, anche se le varie cure intraprese nel corso degli anni non hanno risolto il mal di testa, anzi, da quando sono in menopausa (isterectomia totale a 49 anni per mioma uterino) le crisi sono più intense.
Da 2 settimane assumo magnesio oximix4+ la sera e un pochino i dolori muscolari al collo e i crampi ai polpacci si sono ridotti.
Leggo su internet e alcuni libri che, per migliorare questa malattia autoimmune, si deve ridurre lo stato infiammatorio, causato principalmente dal glutine, dagli zuccheri, dalle farine bianche e latticini, cibi
che dovranno essere totalmente eliminati. Viene quindi consigliata una dieta ricca di vegetali (tranne le crucifere) e proteine animali: principalmente pesce e carni bianche.
Con importanti integrazioni di vitamina d, selenio, vitamina c, magnesio e vitamina k2.
È corretto eliminare dalla propria dieta alimentare una categoria di cibi come i carboidrati?
Inoltre l’ assunzione di vitamine e sali minerali senza verificarne un’ effettiva carenza può essere nociva? Chiedo gentilmente un Suo parere a proposito e La ringrazio anticipatamente.

No, non intraprendere nessun “protocollo” di quel genere perché è inutile e potenzialmente dannoso. Per la tua condizione c’è bisogno di una dieta varia, senza nessuna rinuncia ma basandosi sul modello Mediterraneo che prevede prima di tutto un ritorno ad un peso più compatibile con la salute. Se sei sovrappeso è questa la.cosa più importante. E ci si arriva facendo movimento.
I tuoi sintomi sono in parte legati alla menopausa e in parte all’ipotiroidismo anche se subclinico ma dal punto di vista nutrizionale non c’è altro da fare che una alimentazione ricca in vegetali, povera in animali e senza eliminare latte, glutine e tutte le scemate che leggi in giro
Vai su sapermangiare.mobi dove troverai un sacco di informazioni.

Cara Giusy, un trauma addominale come quello che hai subito, lo intuisci da sola, è quasi certamente la causa di tutti i tuoi disturbi successivi. Da qualche anno la scienza medica parla dell’intestino come “secondo cervello” per indicare la sua importanza nelle nostre manifestazioni psicofisiche ( http://www.almanacco.cnr.it/reader/cw_usr_view_articolo.html?id_articolo=8682&id_rub=32&giornale=8758 ).
Il termine “intolleranze alimentari” è fuori uso, ora i medici più informati parlano di “infiammazione da cibo”. Il dott. Attilio Speciani è allergologo e immunologo clinico, il suo sito è “eurosalus.com”, io ci trovo molti spunti per le mie infiammazioni da cibo e per tenermi aggiornata sugli ultimi studi, a livello mondiale, su alimentazione, allergie ecc., poi però bisogna rivolgersi a un allergologo e immunologo in carne e ossa! Cinque anni fa ho fatto il Recaller Test, che viene eseguito presso il Policlinico Tor Vergata di Roma ( https://www.recallerprogram.com/ );ho seguito la dieta di rotazione che mi hanno prescritto, che prevede, all’inizio, due giorni a settimana di dieta “libera”, più il sabato sera, e poi a scalare fino a tornare a una dieta normale. Sono stata meglio da subito. Il test è da ripetere ogni tanto, per vedere lo stato dell’infiammazione (non dell’intolleranza!) e aggiornare eventualmente la dieta di rotazione. Se ti metterai nelle mani di un bravo allergologo e immunologo, che sappia soprattutto parlarti, probabilmente ti spiegherà che le infiammazioni intestinali non sono da sottovalutare, in quanto possono portare a patologie autoimmuni.

Buongiorno Dottore, vorrei esprimere il mio parere su questo articolo, se posso.
Leggo, in caso di necessità affidarsi ad uno specialista;
il quale in caso di RGE, ti riempie di IPP e di antiacidi fino a che morte non vi separi. Certo, eliminando caffè, cioccolata, pomodori etc etc.

La mia esperienza è semplice:
nessuna intolleranza e nessuna allergia (dopo tutti i test e accertamenti fatti in cliniche ed ospedali), secondo la medicina tradizionale mi serviva uno psicologo. Il suo problema è nella testa, mi dissero! Stavo sempre peggio, fino a diventare perfino intollerante ai profumi, non appena sentivo una fragranza iniziavo a salivare e a sputare come un lama e non appena smettevo con gli inibitori finivo in pronto soccorso, e li il medico mi consigliava di passare dal “X prazolo” allo “Y prazolo” ma da 40mg.

Decisi cosi di fare il Recaller test, risultando intollerante ai lieviti, al frumento e al nichel! Lei invece di fare questo test consiglia di tenere il diario di ciò che mangiamo? Dovremmo conoscere tutte le sostanze di cui sono composti gli alimenti che mangiamo, le pare? Il Recaller test va oltre a quello che dice Lei.
Ho seguito i loro consigli e la loro dieta, per 6 settimane (avevo fatto altri test in farmacia in effetti poco efficaci) .

Ho ripreso 10 kg di peso e a mangiare anche il cioccolato, ovviamente non quotidianamente, a bere caffè, ma soprattutto ho imparato a stare attento a quei cibi pieni di nichel (ecco perché stavo così male ed ecco perché il recaller test mi è stato di grande aiuto, perché non sono allergico al nichel, questo la medicina tradizionale me lo aveva detto, ma non è stata in grado di dirmi di esserne intollerante) ed infine non uso più IPP, se non durante i cambi di stagione e in situazioni particolari, fare una dieta priva di nichel è impossibile ed in alcuni casi alienante.

Non mi dilungo oltre ma penso che alcuni giudizi espressi siano troppo superficiali e il suo “trafiletto” in merito al Recaller test se lo lasci dire lo è! Il mio problema non era grave e per molti questo test è inutile, ma la medicina tradizionale, senza la quale io sarei forse già defunto chissà, non ha tutte le risposte.
Cordialità
Roberto

Accanto al mio trafiletto c’è un link al documento di consenso che dice quanto il recaller test non abbia alcuna evidenza per identificare reazioni avverse al cibo. Io non affermo nulla che la comunità scientifica non abbia verificato. E se cerca “nichel” nel sito troverà anche un trafiletto su quello coi relativi link a lavori seri.
È parimenti accertato che il potere della mente e della suggestione sia notevole e che gli imbonitori di strada (che si fanno pagare 400 euro a visita) sfruttino proprio questo potere per attirare persone indebolite dalla malattia e agire su di loro con l’effetto placebo. Che per carità è potentissimo e funziona benissimo in alcuni casi. Nel suo caso ha funzionato perfettamente. E sono felice per lei ma non è il nichel o il frumento il suo problema, è l’aver incontrato purtroppo persone che utilizzano false cure per fare denaro.
Detto ciò le segua ovviamente. Io non mi metto certamente a farle cambiare idea. Non potrei
Pero se permette io ho l’evidenza scientifica dalla mia parte loro no.
Cordialità

La ringrazio per la risposta, sono uno che ama sempre confrontarsi. All’effetto placebo avevo pensato anche io ma avendo fatto in precedenza anche altri test in farmacia, altri due per la precisione, e visto che questi nel tempo sono risultati essere inutili e dannosi, se di effetto placebo si fosse trattato già con questi test non avrei dovuto avere dei benefici, non trova?
Detto questo, altre persone mie conoscenti hanno fatto il Recaller test e non hanno avuto benefici, infondo come il sottoscritto quando ha usato la Ranitidina.

Per certo il nichel, vista le macchie rosse che mi compaiono sulla pelle quando mangio quotidianamente cose che non dovrei, non è un metallo con cui vado d’accordo. Questo E’ un fatto.

Infine anche chi ha elaborato il test Recaller parla di basi scientifiche e studi, gli studi che posta Lei sono incontrovertibili?
La mia è una domanda non una provocazione che fa leva su un principio semplice, l’uomo non è onnisciente, non siamo mica ancora ai tempi in cui visse il Dottor Ignác Semmelweis?

Cordialità

io non mi metto a fare elucubrazioni sul caso aneddotico perchè è ingannatore.Sul nichel (se legge il mio articolo) nessuno nega l’allergia da contatto…il problema sono coloro che cercano di fare una vita assurda eliinando il nichel dall’alimentazione!
Gli studi che porto io SONO CONSENSI di società scientifiche che hanno messo insieme TUTTI gli studi disponibili e hanno ricavato un giudizio finale SENZA CONFLITTI DI INTERESSE. Ma scusi, vuole che Speciani le faccia vedere gli studi contrari?? poi come gliela vende la fuffa a 200 o 300 euro a botta???

Io le lascio qualche lettura: https://www.gabrielebernardini.it/funzionato-caso-aneddotico-metodo-scientifico/
https://www.gabrielebernardini.it/lallergia-al-nichel/

poi ci risentiamo

Io ho fatto il recaller test, e’ ho avuto grandi giovamenti!
A dispetto di ciò che lei dice, tra cui diverse inesattezze!
Il recaller non misura intolleranze , ma lo stato di infiammazione di alcuni cibi all’interno del nostro organismo.
Non vanno tolti o reinseriti a rotazione ma semplicemente fortemente diminuiti.
A chi ha dei dubbi consiglio l’ultimo libro del Dott. SPECIANI che spiega tutto in maniera certosina!
Bisogna stare attenti a denigrare il lavoro altrui, specie se questo funziona!
Saluti.
Ps. Lei che e’ Così scettico l’ha mai fatto? Ha basi o pubblicazioni scientifiche che ne certificano la scarsa validita’?

Se avessi letto l’articolo invece di commentare a casaccio, avresti notato che ci sono pubblicazioni scientifiche citate nel testo che dimostrano l’assoluta mancanza di efficacia di quel test. Leggi prima di commentare.
Non esiste nessuna infiammazione da cibo. È una invenzione di alcuni per fare soldi sulla credulità della.gente. Quanti soldi ti è costato questo inutile test?

Buongiorno Dottore,ieri in farmacia ho preso il mensile Optima dove all’interno ho trovato un’articolo che trattava di infiammazioni da cibo. Rientravo in tutti i sintomi,poi spiegava che con un semplice esame si poteva capire come agire per migliorare la qualità della vita.Un esame in 10 minuti.Mi sono addormentata con una speranza nuova..stamattina volevo informarmi dove potevo recarmi per il prelievo e mi imbatto in questa discussione,.. Ho problemi a tutte le articolazioni degenerate dall’artrite,fibromialgia etc.. I medici mi fanno fare il giro come una trottola e non risolvo un tubo.Sto sempre peggio,come uscirne? Non dormo più la notte per i forti dolori,specialmente temporomandibolari,i peggio.

Non ne uscirai con test falso che ti fa spendere denaro inutilmente. L’artrite purtroppo non si cura con il cibo. L’unica cosa che può farti bene è dimagrire se ne hai bisogno. E poi continuare a chiedere aiuto ai medici e ai farmaci

Sono un paziente del dott. Speciani e ho fatto il test Recaller. Ho applicato le indicazioni che ne sono emerse e ho notevolmente migliorato dei miei problemi. Le critiche mosse in questo articolo si basano su conoscenze superficiali e approssimative del metodo, delle sue applicazioni e scopi e dei principi che vi stanno a monte. Ma non mi meraviglio, perché non mi è mai capitato di vedere un medico che approvi quello che fa un altro medico…

Mi faccia vedere le evidenze scientifiche che attestano che quei test hanno valore e ne riparliamo. Siccome io gliele ho fatte vedere non capisco di che parliamo….c’è un documento ufficiale che afferma di non utilizzare quei test perche non servono a nulla. Punto. Che lei sia stato meglio NON È UNA PROVA

Difficile trovare un articolo scritto peggio, peraltro non capisce neanche che Recaller e Biomarkers sono 2 marchi e uno dei prodotti che vendono è il Food Inflammation Test.
Probabilmente questo è un contenuto scritto da un hater non qualificato, diffidate e informatevi presso fonti più serie.

la vera causa delle infiammazioni sono le lectine, come sapientemente spiegato dal dott. steve gundry, con la sua alimentazione priva di lectine, ha visto per 17 anni abbassarsi tutti i markers infiammatori, mentre rintroducendo certi alimenti si rialzavano, ha curato decine di migliaia di pazienti con svariate patologie e parliamo di un ex cardiochirurgo di fama internazionale e uno dei miglior medici d’america, per 20 anni nei primi posti dei primi 20 medici d’america.

Invece ci dobbiamo fidare di un biologo e di un nutrizionista che dà diete a casaccio, eliminando in maniera permanente un alimento perchè ” fa ingrassare” senza una risposta scientifica? Tra l’altro le diete sono tutte uguali, per niente personalizzate. Comunque per la precisazione le intolleranze sono solo due quella al glutine e al lattosio. I test citati misurano altro!

Buongiorno, sono dietista e mi sono imbattuta nel suo articolo mentre ero proprio alla ricerca di info su questi test. Purtroppo vengono prescritti anche dai medici e lí il camice bianco del medico supera ogni disaccordo da parte del dietista anche se affamata di verità! La gravità aumenta quando il medico li prescrive a pazienti con un disturbo del comportamento alimentare, ambito di cui sono specializzata. Inorridisco e sono dispiaciuta per quelle povere persone che cercano nel camice bianco verità ma in realtà è solo uno specchietto per le allodole. Complimenti! La seguo e i suoi articoli sono splendidi! Tanta stima!

Buongiorno, vorrei portare la mia esperienza. Alcuni disturbi di cui soffro mi hanno indotta a credere di soffrire di qualche tipo di intolleranza. Prima di muovermi o di fare ricerche personali su Internet, ho chiesto consiglio al mio MEDICO DI BASE, il quale mi ha indirizzato alla vicina farmacia dove, mi è stato detto, mi avrebbero fatto il test sulle intolleranze alimentari. Mi reco alla farmacia, chiedo un test per le intolleranze alimetari e senza nessuna spiegazione del caso mi viene fatto un prelievo dietro pagamento di ben ⁸170 euro… Dopo una quindicina di giorni mi è arrivato il “referto” e dopo un’attenta lettura ho capito da sola di aver buttato via i miei soldi… Ricontatto il mio medico di base e gli faccio presente che la mia richiesta era di un test sulle intolleranze alimentari e che se le intolleranze accertate sono solo due avrebbe dovuto spiegarmelo invece di scoprirlo da sola leggendo i risultati del test che niente aveva a che vedere con le intolleranze vere e proprie. Risposta del medico di base: ricontatti il farmacista per avere consulenza sulla lettura del test… Tutto questo per dire che il consiglio corretto da dare non è di rivolgersi al proprio medico, ma piuttosto ad uno specialista gastroenterologo che dopo visita e attenta valutazione saprà prescrivere i test corretti.

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