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Attività fisica

Il NEAT e l’importanza di essere irrequieti

Siamo più grassi perchè ci muoviamo poco o ci muoviamo poco perchè siamo grassi?

La prima, molto di più la prima.

Ma di che tipo di “movimento” stiamo parlando?

Di quello che incide maggiormente sul mantenimento di un peso corretto e di un possibile ritorno al normopeso: l’attività fisica non legata all’esercizio (NEAT appunto).

Cioè quella che facciamo o potremmo fare per molti, ma molti più minuti al giorno rispetto allo “sport” pianificato che si limita a sessioni di tempo mai troppo estese.

Studio scientifico:

Prendi 20 persone che si definiscono pigre10 sono normopeso e 10 lievemente obesi

Mettigli dei sensori nelle mutande e monitorali per 10 giorni nei loro più piccoli movimenti (la biancheria intima viene cambiata ogni giorno, state tranquilli)

Scopri che gli obesi stanno quasi 3 ore più seduti ogni giorno rispetto ai normopeso.

Chiediti se per caso la condizione di obesità possa essere la causa e non l’effetto della minore attività fisica

Per testare questa ipotesi metti a dieta gli obesi e fai ingrassare i normopeso

Dopo la perdita/guadagno di peso verifica di nuovo coi sensori nelle mutande

Scopri che gli obesi dimagriti si muovono comunque poco come prima e i normopeso ingrassati si muovono di più, come prima.

Le differenze legate alla “irrequietezza” dei magri e alla pigrizia dei grassi sono quindi molto probabilmente innate e rendono conto di una differenza di dispendio calorico fino a 350Kcal al giorno, tutto legato a piccoli movimenti qua e là (il NEAT), NON all’esercizio mirato.

All’interno del NEAT c’è l’alzarsi spesso dalla sedia, fare piccoli lavori casalinghi e addirittura essere “agitati”, toccarsi il viso, le braccia, i capelli. Tutto fa.

Chi è irrequieto in modo spontaneo è più fortunato, ma chi non lo è può incrementare il suo NEAT volontariamente ancor prima di andare in palestra per esempio.

Quei 37 minuti scarsi di palestra alla settimana che utilizziamo come alibi di movimento, servono a molto poco.

Meglio essere irrequieti. Si risparmiano anche soldi.

https://www.science.org/doi/10.1126/science.1106561?url_ver=Z39.88-2003&rfr_id=ori%3Arid%3Acrossref.org&rfr_dat=cr_pub%20%200pubmed&fbclid=IwAR0rGOWNMe3GpsvuV5qrml4b7oxet3vcNKJlhktVfACaT38MOmNOudP2mMI

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

8 risposte su “Il NEAT e l’importanza di essere irrequieti”

Ciao Gabriele, è sempre interessante leggerti, e come spesso accade mi fai sorgere domande. Una persona che fa attività fisica quotidiana per un’ora deve comunque considerarsi completamente sedentaria se il lavoro poi è 8 ore di scrivania, o si può dire moderatamente attiva?

Grazie, non saprei definire l’intensità perché lo faccio per muovermi, per essere un po’ attiva, non faccio “tracciamento” con quei dispositivi che vedo essere tanto in voga.

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