Cari addendi,
mi scrive Gemma74: “disperato Dottor Somma, alcuni nutrizionisti impongono di tostare il pane o addirittura dicono di mangiarlo raffermo per eliminare i lieviti. E’ cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza o dicesi fregnaccia?”
Cara Gemma74,
Voglio morire.
Detto questo, propongo ai suddetti nutrizionisti di accendere il cervello o chi ne fa le veci e considerare che noi mangiamo microrganismi e quindi anche lieviti, di continuo.
Mangiamo lieviti quando assaggiamo una insalata, dei pomodori o gustiamo una mela o dell’uva o qualsiasi prodotto vegetale ci venga in mente
Mangiamo lieviti quando assaporiamo un kefir
Quando ci tagliamo qualche fetta di salame o ci scoliamo un bicchiere di birra
Arriviamo pure a usare il lievito tal quale come insaporitore e lo chiamiamo formaggio vegano
Respiriamo lieviti, li mortacci loro! (mortacci dei lieviti sia chiaro, per carità)
E non ci succede una emerita mazza. Ma da millenni porca pupazza!
I lieviti non fanno niente. Non so dove sia nata questa favola, ma i lieviti non sono mai stati un problema.
Non esiste alcuna intolleranza al lievito di birra, ma pure se esistesse dobbiamo addirittura mangiare il pane raffermo adesso? Il pane è uno dei pochi prodotti dove è morto praticamente tutto! Ci facciamo scorpacciate di lieviti dalla mattina alla sera e cerchiamo di uccidere lieviti nell’unico alimento dove ci sono solo dei cadaveri?
Ma io ve li buco ‘sti lieviti!
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Cari addendi, se avete un problema che v’accora, un dubbio che ve rode, scrivete ai post del cuore (di lievito). Troverete sempre un po’ di sconforto nella Somma.
2 risposte su “Il post del cuore (di lievito)”
Sei troppo forte!☺
Pensa che io, i lieviti, li introduco alla sera: 2 bicchieri di una bock doppio malto… 🍺🍺
Eh il pieno dì lievito