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Il principio di imprecazione

Dunque: la carne coltivata, quando arriverà, non si potrà produrre e commercializzare in Italia per…precauzione.

Anche se tutti gli studi porteranno a dimostrare la sua ragionevole sicurezza (EFSA sta lì per questo, non pettina le bambole), a noi non importa, perchè insomma, facesse male in futuro! E quindi niente.

E poi farà sicuramente “schifo”, non sarà certo come la carne italiana!, macellata amorevolmente dagli allevatori italiani!

Per non parlare delle emissioni climalteranti italiane! legate all’allevamento intensivo: le nostre sono le migliori al mondo e non ce ne vogliamo privare.

La sofferenza animale italiana! poi…beeeh non ne parliamo. È un sofferenza che sfiora la gioia.

Per questo decidiamo di proibire un possibile salame coltivato futuro. Per la salute dei consumatori a cui noi teniamo tantissimo e perchè i nostri salami sono la tradizione e non hanno difetti.

Non importa mica che tutte le carni trasformate siano cancerogene sicure per l’uomo. Il cancro italiano! è il migliore al mondo e tutti tentano di imitarlo, ma non ce la fanno.

Il sale dei salami italiani! Non è come il sale americano, il nostro ci fa venire una ipertensione patriottica.

Per non parlare dei grassi e dei conservanti italiani! Ce li invidiano in tutto il mondo.

E non dimentichiamo infine le calorie nazionali: sono uno spettacolo. I salumi francesi tentano inutilmente di imitarle, ma niente. Le nostre calorie vantano innumerevoli tentativi di imitazione: 1Kcal italiana! ne vale 2 nel resto del mondo.

Poco importa che l’eventuale salame coltivato potrebbe avere un profilo lipidico migliore e soprattutto potrebbe essere totalmente privo di nitrati/nitriti dato che non ci sarebbe alcun problema di contaminazione da parte del botulino e la qualità microbiologica sarebbe certamente più elevata. Per esempio.

La tossina botulinica italiana! d’altronde non è rischiosa, anzi, fa bene…rilassa.

Ecco perchè noi non abbiamo mai proibito la produzione di salumi per precauzione.

Perchè sono italiani! Mica perchè sarebbe stata una cagata farlo, dato che ogni cibo può avere un suo profilo di rischio, rischio che si può tenere a bada limitandone e regolandone il consumo…

Potremmo prendere tre, forse quattro piccioni con una fava, ma preferiamo prendere tre, quattro fave per un piccione.

Italiano! Ovviamente.

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

Una risposta su “Il principio di imprecazione”

Troppo divertente! 😂 🥰  Proprio perché è una seria satira socio-politica etico-alimentare…
Ma non ci saranno sotto degli interessi economici, neh?  🤣 😁 

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