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La Caduta di Númenor

“Alcune persone li prendono [vitamine e integratori] perché presumono automaticamente che vitamine e integratori abbiano solo benefici per la salute, ma si sa molto poco su come funzionano effettivamente“.

Elena Goun

La molecola Nicotinamide Adenina Dinucleotide (NAD+) si trova in tutte le cellule e ha un ruolo nel metabolismo energetico, cioè in tutte quelle reazioni che portano alla produzione di energia. Ma influenza anche diverse funzioni delle cellule, come la riparazione del DNA, il funzionamento del sistema immunitario e l’invecchiamento cellulare.

Col tempo i livelli endogeni di NAD+ calano. Ah che brutta cosa, dice la scimmia nuda.

Sillogismo: buone quantità di NAD+ sono associate a caratteristiche positive legate al benessere, al miglioramento della salute e a caratteristiche anti-aging, QUINDI se lo assumo a palettate con un integratore (o se assumo i suoi precursori), compenserò la perdita che avviene nel tempo e vivrò per sempre diventando come Superman con pelle liscia e luminosa.

Questi prodotti, chiamati anche NAD booster, vanno alla grande (assieme a TUTTI gli integratori di QUALUNQUE tipo in effetti).

MA.

C’è questo studio carino (https://v.gd/xl9SE9) che mostra come, cercando la longevità, forse otteniamo il contrario: alti livelli di nicotinamide riboside (NR), uno dei tanti NAD booster, potrebbero non solo aumentare il rischio di incrementare lo sviluppo di un cancro al seno triplo negativo già presente, ma anche causare la metastasi o la diffusione del cancro al cervello.

Aumentare i livelli di energia cellulare, aiuta le cellule tumorali (che hanno un metabolismo aumentato) a nutrirsi di quell’energia.

In fondo è lo stesso meccanismo per cui mangiare troppo contribuisce ad aumentare il rischio di numerose malattie e fa invecchiare prima.

Lasciate gli integratori sugli scaffali (a meno che non li prescriva un medico, con evidenze alla mano)

“Ma la paura della morte sempre più gravava fosca su di essi che ritardavano il decesso con tutti i mezzi possibili; e presero a costruire grandi case per i loro morti, mentre i loro sapienti incessantemente si lambiccavano il cervello onde riuscire a scoprire il segreto di richiamare la vita o per lo meno di prolungare i giorni degli Uomini. Ma pervennero soltanto a preservare incorrotta la carne morta degli Uomini, e riempirono tutta la contrada di tombe silenziose nelle quali l’idea del decesso era conservata come reliquia nel buio. […]”

Akallabeth – La caduta di Númenor

Il Silmarillion di J.R.R. Tolkien

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

Una risposta su “La Caduta di Númenor”

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