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Attività fisica

La crociera della sedentarietà

Avete mai visto WALL-E? E’ un film di animazione della Pixar (2008) che racconta delle avventure di un piccolo robot spazzino, col compito di ripulire la terra del futuro dai rifiuti che l’uomo ha prodotto e che viene abbandonato sul pianeta per secoli mentre gli esseri umani, nell’attesa, se ne vanno “in crociera” su una flotta di navi spaziali, navi in cui diventeranno progressivamente più obesi e sedentari tanto da non potersi più muovere autonomamente. Si spostano su poltrone fluttuanti succhiando pasti liquidi da grossi bicchieri e comunicano tramite schermi olografici.

Beh siamo sulla buona strada.

E’ stato pubblicato qualche giorno fa uno studio
su Lancet (https://goo.gl/ZHc3J5), con quasi 2 milioni di partecipanti di 168 paesi, che mostra come circa un miliardo e quattrocento milioni di persone al mondo non svolgano una adeguata attività fisica.
Il trend non accenna a migliorare: dal 2001 i dati sono invariati e pare che sia molto difficile, continuando così le cose, che si possa raggiungere l’obiettivo del 10% di riduzione della sedentarietà globale fissato dall’OMS per il 2025 e questo naturalmente comporterà un aumento delle malattie legate alla inattività fisica (diabete, problemi cardiovascolari, tumori, osteoporosi, ecc).

In Italia il 41% non si muove abbastanza. Non siamo i messi peggio, ma ce la caviamo. Qui: https://goo.gl/Ax7v6c trovate il riassunto con gli altri dati, inutile snocciolare ulteriori cifre qui.
Date anche una occhiata alle immagini qui sotto che mostrano la prevalenza della sedentarietà per uomini e donne adulti.

Mi limito solo a dirvi quali sono le raccomandazioni e cosa significhi “attività fisica adeguata”: l’OMS parla di 150 minuti alla settimana (non tutti concentrati, ma spalmati su più giorni) di movimento moderato o 75 minuti di movimento intenso.

Per movimento moderato si intende anche solo camminare a passo veloce (6Km/ora circa) per almeno 30 minuti al giorno.
Il cuore deve battere e bisogna sudare un po’.

L’umanità e i suoi parenti stretti hanno camminato per millenni. Ci siamo evoluti per spostarci su grandi distanze, siamo fatti per camminare. Siamo migratori nati, ma ce lo stiamo dimenticando. “L’evoluzione” è cominciata!

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

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