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Quelle maledette scadenze

Abbiamo un problema con le indicazioni di consumo sui cibi confezionati. Si fa spesso un sacco di confusione.Vediamo di fare chiarezza.

1. Le date, TUTTE LE DATE che vedete sulle confezioni si riferiscono SEMPRE al prodotto CHIUSO.

2. Per quel che riguarda il prodotto CHIUSO quindi, ci sono due tipologie di indicazioni: il termine minimo di conservazione (TMC) e la scadenza vera e propria.

Il primo può essere superato perché l’alimento non è pericoloso dopo la data indicata ma può perdere consistenza e caratteristiche organolettiche (in etichetta c’è scritto “consumare preferibilmente entro”).

Alcune categorie di alimenti (frutta e verdura fresche, alcolici, aceto, sale, zucchero, ecc) NON sono obbligati a indicare il TMC.

Il secondo indica una data perentoria oltre la quale l’alimento può anche diventare pericoloso (“consumare entro”).

Non buttiamo via i prodotti che hanno superato il TMC! Sono SICURI e si possono mangiare (al netto di alterazioni visibili ovviamente).

3. Quando il prodotto viene APERTO la conservazione varia in base al prodotto che abbiamo di fronte e NON VALE PIÙ la data impressa sulla confezione.

Di norma, dopo l’apertura, la roba secca e quindi poco deperibile (la pasta secca per esempio) va avanti un bel po’ e si deve solo avere l’accortezza di guardare eventuali ammuffimenti o alterazioni macroscopiche, mentre i prodotti freschi (la carne o il latte per esempio), ricchi di acqua e quindi deperibili vanno avanti qualche giorno in frigo (2-3 giorni massimo).

Esempio: QUALSIASI tipo di latte, DOPO averlo aperto deve essere consumato in 3 0 4 giorni, perché una volta a contatto con l’ambiente si inquina e si contamina e non c’entra nulla che sia (stato) uht o fresco o microfiltrato.

L’apertura livella tutto. Col latte difficilmente si corrono rischi perché si altera a livello organolettico e si butta prima di diventare pericoloso, ma molti altri cibi potrebbero contenere patogeni che col tempo si sviluppano e raggiungono una carica infettante rischiosa per la salute SENZA che si noti alcuna alterazione di gusto, odore, consistenza.

Quindi comprate pure alimenti a lunga scadenza se avete esigenze di stoccaggio in dispensa prolungate, ma una volta aperti, i prodotti vanno consumati in fretta (e spesso ci sono indicazioni in etichetta del tipo “dopo l’apertura consumare in tot giorni), a meno che non siano secchi come farine e zucchero. Oppure olio e alcolici.

Volendo potete congelare i prodotti chiusi oppure quelli aperti, ma che non hanno ancora superato il periodo consigliato di consumo. E allora vanno avanti un bel po’, ma una volta scongelati vanno finiti subito (oppure riscaldati bene e rimessi in freezer).

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

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