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Alimentazione e salute

Sonno, obesità e salute

Chi dorme poco (e/o male) è tendenzialmente più grasso rispetto a chi ha un sonno regolare e prolungato.

Non solo, esiste anche un incremento di mortalità e morbilità in chi ha una qualità del sonno alterata (molti risvegli notturni e durata del sonno inferiore alle 4-6 ore). Il rischio di malattie cardiovascolari, di diabete tipo 2 e altri problemi metabolici aumenta al diminuire delle ore di sonno.

I motivi di questa correlazione non sono del tutto chiari, ma si ipotizza che siano coinvolti fattori comportamentali, ormonali e neurologici.

  1. Fattori comportamentali: le persone insonni sono meno propense a svolgere una regolare attività fisica di giorno. Sono apatici e privi di energia e hanno anche maggiori opportunità di mangiare nelle ore notturne e di solito scelgono alimenti ipercalorici ricchi di grassi e zuccheri, come se non riuscissero a contenersi in quei frangenti. In media assumono circa 200Kcal in più al giorno ed esiste anche una correlazione tra pasto serale ricco di grassi e il peggioramento della qualità del sonno.
  2. Fattori ormonali: chi dorme male pare produca meno leptina (che regola i depositi di grasso e riduce la fame) e più grelina (che invece stimola l’appetito). Inoltre esiste la possibilità che venga prodotto più cortisolo (l’ormone dello “stress”) che induce un utilizzo maggiore dei muscoli come fonte energetica per l’organismo rispetto al grasso di deposito.
  3. Fattori neurologici: sembra che la privazione del sono (indotta in esperimenti controllati) produca una specie di “intossicazione” della corteccia prefrontale che viene attivata dagli “ormoni della fame” come la grelina appunto e che come risultato induce il soggetto a ricercare cibi dolci e grassi.

Inoltre si è visto che dormire male e svegliarsi spesso di notte modificano il metabolismo del glucosio e aumentano il rischio di diabete.

L’alterazione del ciclo sonno-veglia, poi, va a sballare l’orologio biologico e diventa in pratica un fattore di rischio per malattie cardiovascolari e metaboliche in genere.

Infine c’è anche da considerare l’ipotesi di una inversione tra causa e effetto, nel senso che è possibile che chi è già sovrappeso o obeso possa soffrire di apnee notturne tali da farlo risvegliare e peggiorare così la sua qualità del sonno che poi, a sua volta, innesca tutta quella seria di fattori di cui sopra.

Ancora molto c’è da studiare, ma gli studi finora vanno verso una chiara direzione: l’insonnia fa ingrassare e fa male alla salute.

E’ quindi lecito ipotizzare che dormire meglio aiuti a dimagrire e a rimanere sani. Se dormite male, perciò, non trascurate l’opzione di farvi aiutare da un professionista. Non può che essere una buona decisione.

Sogni d’oro.

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Riferimenti

https://is.gd/ZQmmYM

https://is.gd/jOkEEi

https://is.gd/jABX2r

https://is.gd/iiggnF

https://is.gd/FO0maR

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

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