Gli hobbit probabilmente, oggi, sarebbero molto contenti di mettere pannelli fotovoltaici sui tetti dei loro buchi accoglienti. E userebbero auto elettriche alimentate col sole della Contea. È anche probabile che possederebbero pompe di calore geotermiche che pescano energia dalla terra dei loro giardini all’inglese ben curati. Ma non apprezzerebbero nient’altro di più complicato di una pala eolica.
Sono pur sempre uomini e sono attratti dal potere delle “macchine”, ma diversamente dalla Gente Alta, loro saprebbero quando fermarsi.
[vivere *con* la natura]
Gli elfi invece, da buoni “imbalsamatori”, credo che vivrebbero tutti dentro alcune enclave piene di alberi e piante di tutti i tipi (ma non giardini), riserve destinate a riportare, attraverso l’arte, il mondo a prima dell’era industriale. Il loro compito sarebbe quello di preservare il ricordo “estetico” di un’epoca che non esiste più. La temperatura dell’aria sarebbe sempre perfetta: nessuna anomalia da registrare, niente carbone o gas nelle terre elfiche, semplicemente perchè quelle terre sarebbero il riflesso di quelle immortali al di là del Mare e un monito per gli uomini che hanno dimenticato.
[vivere *nella* natura]
Tom Bombadil, apparentemente condurrebbe l’esistenza in modo simile a quello degli elfi, ma nel “qui e ora”, nel flusso storico della vita (che gli elfi invece hanno fermato per sempre).
Egli vivrebbe dove la natura fa il suo corso e vive e muore. Anch’egli si ritaglierebbe una regione in cui vivere, lontano dal mondo esterno, su cui essere il Messere, ma non il proprietario, non il padrone delle cose.
Bombadil è lo scienziato puro, che studia e cataloga e osserva, non il tecnologo che mette in atto le scoperte scientifiche.
Vivrebbe senza sfruttare l’ambiente naturale, senza considerarlo una merce di scambio e di potere.
E accetterebbe il divenire e la natura come qualcosa di positivo e degno di esistere, anche quando in qualche modo ci danneggia.
Non ha ucciso il Vecchio Uomo Salice, Tom, nonostante fosse uno spirito pericoloso. Non lo ha abbattuto, pur avendo il potere di farlo. Non disboscherebbe le foreste per i suoi fini o perchè “pericolose” per il cosiddetto progresso.
I pastori d’alberi, gli Ent, dal canto loro, penso che marcerebbero inarrestabili e distruggerebbero tutto ripristinando il corso della natura. E lo farebbero senza macchinari complessi, ma solo con la forza delle loro braccia e della loro rabbia.
Sono esseri antichi, si sa, e sono molto lenti a risvegliarsi e lenti nella loro opera. Ma una volta svegli, si riprenderebbero ciò che è sempre stato loro.
Perchè loro *sono* ciò che è sempre stato.
[vivere *come* natura]
Saruman (o Sauron) costruirebbero centrali nucleari ovunque, alimenterebbero mulini col petrolio anziché col vento, abbatterebbero boschi e prosciugherebbero fiumi pur di piegare la natura ai loro scopi. Per loro varrebbe il motto “il fine giustifica i mezzi”. E poco conterebbero i cieli grigi di smog, le strade piene di puzza e rumore. Per loro le auto elettriche sarebbero solo uno spreco inutile. La tecnologica dovrebbe asservire il potere nel modo più semplice e immediato possibile, senza cura delle conseguenze. E il mondo che verrà? Non è compito loro occuparsene. Saruman e Sauron sono i personaggi più simili ai politici delle Terra di Mezzo.
[vivere *grazie* alla natura]
—
Sauron ebbe altri nomi: fu chiamato anche Annatar, Signore di Doni (nel senso di “ingannatore”)
Saruman significa “Uomo Abile” (con la accezione negativa di “astuto”).
Due definizioni perfette di essere umano moderno.
Una risposta su “E se…”
è sempre un piacere 🙂