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“Elogio” del cornetto

E’ davvero così scandaloso mangiare cappuccio e brioche a colazione? E’ così terribile fare colazione al bar?

L’indignazione serpeggia quando si parla di questi argomenti (perlomeno tra i nutrizionisti, non certo tra i baristi). Sembra proprio che questo tipo di colazione sia una vergogna nazionale. Pare che ormai se non ci sono “le proteine” la colazione non valga. Se non apriamo la giornata con uova, prosciutto, spremute di cocco e segatura integrale, saremo destinati a una vita terribile.

Beh vi propongo una simulazione per dimostrare che non è così.

Per farvi capire la solita solfa che vi ripeto sempre, che è la somma che fa il totale, che il singolo alimento PARTECIPA soltanto alla creazione di una dieta che può essere buona o meno, ma che dipende da tutto il resto non dal singolo componente.

Per cui ho creato una giornata alimentare su http://www.sapermangiare.mobi (potete verificare) che prevede un cornetto a colazione.

L’idea è quella di verificare le somme.

La giornata è basata su un fabbisogno di circa 2400 calorie. Nell’immagine vedete la composizione in alimenti ripartita in 5 pasti. I risultati sono i seguenti:

Carboidrati totali: 322,6g di cui zuccheri semplici 59,2g

Grassi totali: 80,6g di cui grassi saturi 18,7g

Proteine totali: 81,7g

Fibre totali: 42,6g

Questi numeri ci dicono che:

I carboidrati rappresentano il 55,1% dell’energia

I grassi il 31%

Le proteine il 14% (81,7g, cioè quasi 1,2g/Kg in un soggetto di 70Kg)

Questa ripartizione rispecchia le percentuali della dieta mediterranea e le raccomandazioni dei nostri LARN (45-60% carboidrati; 20-35% grassi; 10-15% proteine).

Inoltre c’è un ottimo quantitativo di fibre (pure troppo) e gli zuccheri semplici (calcolati come somma di quelli presenti in latte/yogurt, brioche, frutta e anche il pane) stanno abbondantemente sotto il 15% dell’energia raccomandato dai LARN. In effetti stanno addirittura sotto il 10% che sarebbero 62,4g.

Per quanto riguarda i grassi saturi (somma di quelli presenti in brioche, latte/yogurt e olio di oliva) si assestano sui 18,7g molto al di sotto del massimo indicato dai LARN e cioè il 10% dell’energia che sarebbero 27,7g in questo caso.

Tutto questo per dire che:

1. Se l’alimentazione è basata su alimenti vegetali sopratutto e se fra quelli animali si dà la precedenza al pesce, un cornetto a colazione non fa nessun danno. Sopratutto se rimane L’UNICO DOLCE della giornata, come dovrebbe essere.

2. Se invece la giornata è composta da carne, salumi, dolci, formaggi come abitudine giornaliera non sarà il cornetto a sballare i conti. Saranno la carne, i salumi e i formaggi (per i grassi saturi) e i gli altri dolci oltre al cornetto (sempre per i saturi e anche per gli zuccheri).

3. Finché l’energia (le calorie) che si introduce giornalmente è INFERIORE a quella che si spende (quindi se rimaniamo magri e facciamo attività fisica costante) poco ce ne importa del cornetto, dei saturi e degli zuccheri.

N.B. Per come oggi sono “costruiti” questi prodotti da forno industriali (pochi grassi saturi, pochi zuccheri) non c’è nulla di male a usarli se piacciono. Anche ogni giorno, biscotti, cereali, merendine comprese. UNO però. Magari quelli di pasticceria sono diversi e sicuramente più abbondanti, grassi e zuccherini e vanno limitati.

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

2 risposte su ““Elogio” del cornetto”

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