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Il surimi

In giapponese il nome surimi significa “pesce tritato” ed è una preparazione alimentare a base di pesce (generalmente pesci magri come il merluzzo), amido (di solito fecola o maizena o frumina), zucchero (come conservante) e pochi grassi, che vengono mescolati e addizionati con aromi (di solito di granchio per imitarne il sapore che altrimenti sarebbe neutro), esaltatori di sapidità (come il glutammato di sodio), sale e additivi (soprattutto i polifosfati che servono in particolare per mantenere il prodotto idratato).

La pasta ottenuta viene trasformata in bastoncini o “affettati” e conservata in frigorifero.

Nutrizionalmente, è un prodotto con una buona quantità di proteine, carboidrati e pochi grassi. Ha un valore calorico scarso (circa 120 calorie per etto) ed è abbastanza salato.

Contenendo molti polifosfati e soprattutto sale, non è certo un cibo che ci possiamo permettere di consumare tutti i giorni, ma una aggiunta a una insalata ogni tanto oppure ad un antipasto non è certamente un attentato alla nostra salute.

I polifosfati, come qualsiasi additivo, vengono usati quando ci sia un bisogno tecnologico e nelle dosi strettamente necessarie. Sono sicuri per la salute, ma ciò non vuol dire che si debba abusarne. Ma questa è una regola che vale per qualunque ingrediente o alimento. È sempre la somma che conta.

Nello specifico, una alimentazione eccessivamente ricca di polifosfati potrebbe portare ad una riduzione dell’assorbimento del calcio presente nei cibi e dare qualche problema in coloro che hanno patologie renali (ma in questo caso TUTTI gli alimenti ricchi in fosforo possono farlo, quindi il punto non sono gli additivi ma l’eccesso di fosforo).

E no, le multinazionali non ci infilano i bastoncini di pesce in gola. Non siamo vittime, siamo liberi e consapevoli. E se mangiamo da schifo la colpa è sempre nostra.

Perciò affermare che le grandi aziende modificano i nostri comportamenti e ci inducono al consumo di alimenti che minano la nostra salute A PRESCINDERE DA QUANTI NE MANGIAMO è OGGETTIVAMENTE una sciocchezza.

Il cibo è cibo. La cultura e la correttezza dell’informazione scientifica ci aiutano a scegliere e a guadagnare o perdere salute.

Ma questo lo decidiamo noi.

Questo non è un spot sul surimi, il quale non è pesce e non va a sostituire il pesce fresco.

È uno sfizio. Mangiatelo con tranquillità, ma ogni tanto.

Vi lascio il parere dell’efsa sui polifosfati, un ottimo articolo sugli additivi di Maurizio Tommasini e due foto per farvi capire cosa c’è in uno dei surimi più venduti in Italia.

https://goo.gl/edZ9Ng http://www.mauriziotommasini.it/additivi-alimentari-sigle-rischio/

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

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