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La pasta non c’è più

La pasta non c’è più! Gli spaghetti sono spariti, le penne hanno preso il volo, i conchiglioni si sono inabissati, le mezze maniche le hanno tagliate via.

Il nutrizionismo moderno contempla praticamente solo gli orzotti, i farrotti, i grani saraceni, i migli e le quinoe (quando va bene perchè c’è chi fa la “pasta” di albumi).
Le granaglie vanno benissimo sia chiaro (gli albumi no!), ma che vi hanno fatto i maccheroni, i paccheri e i maltagliati?

Dite la verità, c’entra l’indice glicemico vero? Vi pare impossibile mangiare pasta di semola perché vi schizza l’insulina nel sangue, mh?

Ma in testa ce l’avete, l’insulina.

Comunque oggi spaghettini n°3, rigorosamente non integrali, spezzati, con piselli e cipolle. Pepe a volontà.

La quinoa la diamo al sorcio.

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

Una risposta su “La pasta non c’è più”

“Ma in testa ce l’avete, l’insulina” mi ha fatto schiantare.
Certo, dopo la dieta chetogenica (che ignoravo e ho scoperto nei tuoi articoli), non mi stupisco più di nulla.
Sono pazzi.

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