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Una bella frittura “funzionale”?

1. In condizioni di salute il fegato funziona benissimo da solo e le vie biliari sono libere. Non vedo perchè dovremmo liberarle o favorire il funzionamento epatico.

2. In alcune situazioni, all’interno della cistifellea (che è quel piccolo organo che “dosa” la bile prodotta dal fegato) si possono formare calcoli di colesterolo per un eccesso di questo componente rispetto ai sali biliari e agli altri componenti della bile stessa (la bile è il liquido che ci permette di digerire i grassi, emulsionandoli e facendo in modo di poter essere aggrediti dagli enzimi pancreatici).

Se arriva un alimento molto grasso e/o siamo abituati a mangiare molti grassi (magari anche in grandi quantità in un unico pasto) e/o siamo sovrappeso (con maggiore escrezione di colesterolo da NOI prodotto), si produrrà una bile con pochi sali biliari (che sono quelli che aiutano la digestione dei grassi) e molto colesterolo e quindi aumenterà la possibilità di formazione di calcoli della cistifellea.

Perciò, se vogliamo prevenire i calcoli (e alcuni soggetti sono anche più a rischio per predisposizione personale) e fare lavorare bene il fegato dobbiamo restare magri/dimagrire e non eccedere coi grassi nella dieta.

Una frittura non fa altro che richiedere all’organismo un sacco di bile con l’effetto di:

1. Non produrre nulla di particolare a livello della cistifellea e dei dotti biliari, se siamo bravi, magri e mangiamo bene non facendo fritture e non mangiando grassi in eccesso come abitudine. La bile verrà prodotta in più per digerire il carico di grassi maggiore e fine.

2. Aumentare il rischio di calcolosi, se siamo sovrappeso, mangiamo male e la nostra dieta è iperlipidica, perchè una “botta” di bile (ricca di colesterolo) aumenta la probabilità di formazione dei calcoli e/o di coliche.

3. Alcune altre problematiche (obesità, malattie cardiovascolari, ipertensione, mortalità generale) se l’abitudine al fritto diventa frequente come si evince da alcune metanalisi:

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33825582/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33468573/

Non mi pare molto intelligente CONSIGLIARE una frittura per un generico scopo disintossicante, perché non ha alcun senso.

Non c’è nulla da “pulire” o disintossicare se non siamo a rischio, si va a “sporcare” di più se lo siamo, col rischio di calcoli e altri problemi più gravi aumentato.

Mangiarsi un fritto può essere sanisissimo se non si eccede, perchè comunque è ricco di grassi e calorie, suggerirlo come *migliore* rispetto ad altri tipi di cottura è una cazzata funzionale.

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

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