
Post ironico/riflessivo dopo la visione di uno dei tanti congressi di Franco Berrino (no, non l’ho visto dal vivo, mica sono matto).
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I fantastici biscotti SENZA ZUCCHERO di Franco Berrino! (o EQUIVALENTI!)
Fiocchi d’avena lasciati a bagno nel SUCCO DI MELA (zucchero 10g per 100ml). Immersi proprio.
UVA SULTANINA (72g per 100g) e ALBICOCCHE ESSICCATE (66g per 100g)
Mandorle tritate
Un pizzico di sale.
La pappetta che ne risulta e che si è ciucciata tutto il SUCCO DI MELA, la mettiamo in forno a cucchiaiate.
Ed ecco pronti i vostri “biscotti” SENZA ZUCCHERO (spero non si offendano i biscotti veri)
P.s. QUANTITÀ NON SPECIFICATE perciò si presume che se ne possano mangiare A VOLONTÀ perché tanto non fanno ingrassare. Non c’è lo ZUCCHERO….
P. p.s. gli ingredienti in maiuscolo sarebbero quelli SENZA ZUCCHERO e vanno enunciati con una certa enfasi.
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Commento: questi biscotti gli zuccheri ovviamente li hanno eccome, ma andrebbe benissimo perché poco zucchero male non fa.
In rete ho trovato una ricetta con le quantità, proviamo a fare due conti.
Ingredienti
Fiocchi d’avena 100g
Succo di mela 220ml (22g di zucchero)
Uva sultanina 50g (36g di zucchero)
Mandorle 50g
In questa ricetta non è presente l’albicocca ma non importa, non cambia nulla, possiamo anche pensare a un mix tra uvetta e albicocche. Gli zuccheri sono gli stessi.
L’impasto assorbe tutto il succo quindi non perdiamo zuccheri per la strada e in totale abbiamo quindi 58g di zuccheri spalmati in circa 15 biscotti, cioè circa 3,8g di zucchero per biscotto (e 60 calorie). Se ne ricaviamo 12, gli zuccheri salgono a 4,8g per biscotto (e 75 calorie)
Un galletto del mulino bianco ha 1,4g di zucchero e 30 calorie.
Una macina del mulino bianco ha 2,5g di zucchero e 60 calorie.
Ho portato l’esempio di 2 biscotti diversi (uno piccolo e uno grosso) perché è difficile capire quanti biscotti di Berrino si possono ricavare dalla pappetta iniziale. Quindi facciamo una media.
L’importante è capire che non c’è niente di diverso a livello calorico e di zuccheri tra gli uni e gli altri.
Però sono percepiti come sani e naturali.
Il fatto più grave è non dire quanti se ne possono mangiare, non parlare di porzioni e anzi affermare che siccome (secondo gli “esperti” ) sono più sani di quelli commerciali, non fanno ingrassare (si tira in ballo la solita storia dei picchi glicemici e bla bla bla).
Questo è il sotto messaggio che viene spesso fatto passare dagli “esperti” di nutrizione.
Che conti SOLO la qualità.
La qualità conta, ma conta moltissimo e forse anche di più la quantità.
È vero che questi biscotti hanno più fibra della media ma dato che comunque se ne possono mangiare pochi perché sennò si esagera con gli zuccheri e le calorie, non possono certamente essere una FONTE di fibra importante. Se lo diventano vuol dire che abbiamo mangiato vagonate di zuccheri e calorie…
Insomma, molto meglio pochi biscotti industriali che tanti biscotti “senza zucchero” fatti in casa.