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Alimentazione e salute

Discostarsi dalle linee guida può costituire colpa grave

Omicidio colposo per il medico che per imperizia causa una lesione nell’introdurre il sondino nasogastrico, e con negligenza grave non esegue poi i controlli previsti dalle linee guida per verificane la correttezza della situazione. Condanna a 8 mesi, seppure con sospensione condizionale. (Cass. n. 39015/2022)

A volte la giustizia fa il suo corso (probabilmente più spesso di quel che leggiamo sui giornali e più spesso rispetto alla nostra percezione verso la classe medica che appare una casta inattaccabile).

Nel mio campo (la nutrizione) però, le cose appaiono un po’ più…disordinate.

Per esempio, il movimento “healthy at every size” delle dietiste scatenate “contro la grassofobia e la cultura della dieta” di preciso in che consiste?

Che fanno queste signorine (o signorini, ma in genere le dietiste sono donne)?

Prendono soldi dicendo alla gente di accettarsi cosi? Che il sovrappeso non è un problema e la dieta dimagrante è una coercizione frutto dì una società che stigmatizza le persone sovrappeso?

Oppure anche loro fanno diete e cercano dì aiutare le persone a guadagnare salute come ogni professionista sanitario dovrebbe fare?

Nel primo caso, se a un loro paziente “che si è accettato” viene un infarto, gliene frega qualcosa alle signorine (o signorini) oppure sono felici e anzi lo aiutano ad accettare l’infarto perché in fondo viviamo in una società infartofobica e le malattie cardiovascolari vanno accettate e nessuno può permettersi dì dire il contrario?

Chiedo non per un amico, per me. Perché a me pareva fosse giusto aiutare la gente.

Senza giudicarla, ma aiutarla a star meglio e a non dover stare peggio in futuro.

E che la guerra contro la grassofobia fosse sacrosanta, ma che non c’entrasse una minchia col lavoro dì un nutrizionista, medico, biologo o dietista che sia.

Le linee guida esistono, ma vengono snobbate e relegate a regolette sorpassate, la buona pratica esiste, il codice deontologico esiste, ma figuriamoci, son cose vecchie e superate.

Forse gioca a favore di persone come le dietiste “healthy at every size” (e tanti altri, il mio era solo un esempio) il fatto che il nesso causale tra un “mangia ciò che vuoi che sei bella così” e un ictus tra 20 anni non sia facilmente dimostrabile da un ipotetico e futuro giudice.

Eh ok, ma allora che si fa? Forse che gli ordini professionali dovrebbero vigilare di più? Forse che dovremmo puntare sulla educazione e sulla scuola?

Non so, però ‘ste dietiste io non le sopporto.

P.s.

Tempo fa una mi disse che dire “dietiste” è fare un commento sessista.

Mi sembra che il mondo si stia rovesciando (e fosse solo questo il problema)

http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=7989

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

6 risposte su “Discostarsi dalle linee guida può costituire colpa grave”

il sito pillole.org non lo conoscevo…fighissimo e molto interessante, grazie doc.

p.s. mi sa che più andiamo avanti e più dovrà chiudere i commenti subito dopo avere fatto “invio” 🙂

Buonasera Dottore!
Questo articolo è davvero molto interessante, mi ha riguardato in qualche modo non molto tempo fa e dopo tanti percorsi sbagliati (l’ultimo una dieta da 1200Kcal/die prescritta da un diabetologo a base di carne/pesce e verdura, senza frutta, senza legumi e con pochissimi carboidrati), grazie alla sua opera di divulgazione, finalmente da qualche mese sto seguendo diligentemente le linee guida, ho aumentato la quota giornaliera di movimento e ho perso i primi 6 kg. Mi sento in generale davvero molto meglio. Ne ho ancora da perdere tanti, circa 15, ma so che questo è lo stile di vita giusto e ci arriverò. Nel frattempo sono migliorate anche le mie analisi del sangue. Ad esempio l’emoglobina glicata è scesa da 5,8 a 5,0 (cosa che non si era verificata con la dieta di cui sopra) nonostante adesso mangi la frutta, persino la banana!😁
Purtroppo i valori dei grassi nel sangue sono ancora molto alti e il medico di base mi ha prescritto la statina. Io sono molto combattuta, non vorrei prenderla perché penso che scendendo ancora di peso e continuando a fare attività fisica i valori miglioreranno. O forse è un fatto genetico visto alcuni precedenti in famiglia (mio padre, che però non mangiava tanto bene quindi non so…)
E’ una decisione che devo prendere. Forse aspetterò 2-3 mesi e rifarò le analisi prima di decidere. In generale ho perso un po’ di fiducia nei medici e nei nutrizionisti, sono anni che mi affido agli uni o agli altri, ma è davvero difficile trovare persone competenti come Lei.
Grazie ancora per i suoi interessanti articoli che mi sono tanto di aiuto e auguri di Buon anno!

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