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Gli integratori

Sugli integratori.

Lo dice la parola, integrano una mancanza. E la mancanza va dimostrata. Chi è in grado di farlo? Il medico. Non l’erborista, non il farmacista, non il biologo nutrizionista, non il personal trainer, non un pincopallo qualunque che passa per la strada e tantomeno noi stessi. Ma noi siamo i primi che ci auto-diagnostichiamo il bisogno della pillola magica. Probabilmente per un neppure tanto celato senso di colpa. Non riusciamo a seguire una alimentazione corretta e pensiamo di risolvere prendendo il supplemento senza neppure sapere se ne abbiamo realmente bisogno.

E nel 99.9% dei casi il bisogno non c’è (neppure se la dieta non è così tanto corretta). Viviamo nell’abbondanza, non nella carenza. Le vitamine ci piovono addosso non è necessario buttare denaro per qualcosa di inutile.

Esistono casi in cui l’utilità è dimostrata, vedi lo iodio per esempio e infatti per legge lo troviamo nel sale. Vedi i folati per le donne in gravidanza. La vitamina B12 per i vegani o a volte negli anziani. Ma a parte questi pochi casi un individuo IN SALUTE non ha alcun bisogno di integrazione. Neppure gli sportivi.

C’è poi tutto il mercato degli integratori di antiossidanti che ci promettono di vivere di più: inutili e a volte dannosi. Che ci aiutano a dimagrire : inefficaci. A volte cadiamo in equivoci: l’effetto è dimostrato biochimicamente ma non clinicamente. Per esempio la carnitina, si sa che effettua il trasporto degli acidi grassi nel mitocondrio della cellula affinché vengano ossidati. Ma questo non significa che assumere carnitina in dosi massicce faccia dimagrire e infatti non lo fa.

Mettere in commercio un integratore non richiede prove di efficacia e siccome possono essere presi senza ricetta medica il gioco è fatto.

Diverso é ovviamente il caso delle patologie, ma rientriamo in un campo totalmente diverso che coinvolge direttamente la figura del medico. Nella maggior parte dei casi prendere un integratore non serve a nulla. La dieta basta e avanza.

Per cui quando avvertite un po’ di stanchezza, è perché siete stanchi, non perché vi mancano i sali.
E soprattutto, mamme, i vostri bambini non hanno bisogno di vitamine. Non li comprate i multivitaminici, vi va via uno stipendio per nulla.

Il reparto integratori si trova al supermercato. Lo trovate facilmente, in alto c’è scritto “FRUTTA E VERDURA”.

Gli integratori alimentari, per legge, non devono dimostrare di avere efficacia.

Per entrare in commercio la normativa prevede che vengano presentate solo prove di sicurezza.

Ad oggi, esistono tre “liste” autorizzate che fanno capo a tre normative diverse e che suddividono gli integratori in tre grandi gruppi:

  1. Vitamine e sali minerali (Regolamento CE 1170/2009, l’unico normato a livello comunitario)
  2. Probiotici e altre sostanze con effetto nutritivo e fisiologici (linee guida ministeriali riconducibili alla normativa dei “novel food”)
  3. I cosiddetti “botanicals” che rientrano nell’allegato 1 del DM 10 agosto 2018 (lista BELFRIT)

Se un produttore vuole rivendicare un claim di efficacia, lo può fare su base volontaria secondo il Regolamento CE 1924/2006, mostrando gli studi scientifici.

Il claim può riguardare gli effetti sulla salute, sul mantenimento del “benessere” o sulla riduzione di un fattore di rischio di malattia (mai invece sulla “cura” di qualcosa perchè non sarebbero più integratori ma farmaci.

Questi claim si riferiscono solo alle due prime liste e EFSA ha un registro consultabile online (per inciso ha autorizzato solo 261 su 2338 claim sulla salute).

Per i botanicals c’è solo una lista di EFFETTI FISIOLOGICI applicabili, in attesa della definizione dei claims da parte di EFSA a livello comunitario.

Esempio di claim sulla salute: “I beta-glucani d’orzo abbassano/riducono il colesterolo nel sangue” 

Questo è un claim approvato da EFSA. L’effetto benefico si ottiene con un’assunzione giornaliera di 3 g di beta-glucano d’orzo. L’indicazione può essere utilizzata per alimenti che forniscono almeno 1 g di beta-glucano d’orzo per porzione quantificata.

Esempio di ipotetica funzione di Garcinia cambogia: “Metabolismo dei lipidi. Equilibrio del peso corporeo. Controllo del senso di fame”

Funzionerà? non funzionerà? Ma sopratutto SE dovesse funzionare, QUANTO funziona? Ci farà perdere 3g di peso in più rispetto a chi non la prende? nel qual caso, chissenefrega?

Benvenuti nel meraviglioso mondo del fumo, dove tutto è possibile ma anche no. In questi casi la nostra unica via di uscita è: chiedere le prove. 

Se il medico vi prescrive il funghetto miracoloso dal costo proibitivo (so di oncologi che lo fanno) e voi avete già altri caxxi per la testa, domandate perlomeno di farvi vedere SE funziona e QUANTO (e per cosa ovviamente). Altrimenti, nel dubbio, “A soreta!”. Grazie dottore, arrivederci. Caso per caso, quindi. Sempre caso per caso, fortissimamente caso per caso.

Edit 2022:

Nuovo corposo documento di consenso che ribadisce la assoluta inutilità degli integratori multivitaminici (e anche dei loro singoli componenti) nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, del cancro e della mortalità in generale.
Si parla della prevenzione primaria, quindi di soggetti sani (adulti non in gravidanza) che non hanno ricevuto una concreta diagnosi di carenza di qualche nutriente.
L’abitudine reiterata è quella di prendere (e dare anche ai bambini) multivitaminici a casaccio e incrementare un mercato enorme (a cui partecipano anche i medici).
Beh non servono assolutamente a niente.
Alcuni possono essere molto dannosi (il betacarotene incrementa il rischio di tumore al polmone in soggetti a rischio), altri solo lievemente (rischi di iperdosaggio da vitamine liposolubili), la maggioranza inutili (e costosi)

Così conclude il Report: “Raccomandazione: L’USPSTF sconsiglia l’uso di integratori di beta carotene o vitamina E per la prevenzione di malattie cardiovascolari o cancro. (Raccomandazione D) L’USPSTF conclude che le prove attuali sono insufficienti per valutare il bilancio tra benefici e danni dell’uso di integratori multivitaminici per la prevenzione di malattie cardiovascolari o cancro. (Dichiarazione I) L’USPSTF conclude che le prove attuali sono insufficienti per valutare il bilancio tra benefici e danni dell’uso di integratori nutritivi singoli o abbinati (diversi dal beta carotene e dalla vitamina E) per la prevenzione di malattie cardiovascolari o cancro. (I dichiarazione)”

https://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2793446

Edit 2022 again: qui due documenti su efficacia di integratori per specifiche condizioni

https://www.nccih.nih.gov/health/providers/digest/dietary-supplements-and-cognitive-function-dementia-and-alzheimers-disease?nav=govd

https://www.nccih.nih.gov/health/providers/digest/dietary-supplements-for-eye-conditions?nav=govdcd

Edit giugno 2024: focus sui multivitaminici

https://jamanetwork.com/journals/jamanetworkopen/fullarticle/2820369

https://jamanetwork.com/journals/jamanetworkopen/fullarticle/2820375

Esce su Jama Network Open un grande studio che ha seguito circa 400mila soggetti per 20 anni, esaminando l’associazione tra l’uso di multivitaminici e la mortalità.

In accordo con quanto evidenziato da studi precedenti, non è stata trovata alcuna associazione positiva: chi usa frequentemente multivitaminici non ha alcun beneficio aggiuntivo sulla longevità.

Anzi. È stato trovato un rischio del 4 % in più (sebbene non statisticamente significativo) rispetto a chi non li usa.

Nell’editoriale allegato allo studio si sottolinea con vigore l’importanza del cibo e dell’alimentazione

Cito testualmente (Grassetto mio):

Riorientare gli interventi nutrizionali sul cibo, piuttosto che sugli integratori, può fornire i benefici sulla mortalità che i multivitaminici non possono offrire. Verdura, frutta, legumi e cereali sono alimenti di base in aree di notevole longevità, conosciute come Zone Blu : Okinawa, Giappone; Sardegna, Italia; la penisola di Nicoya, Costa Rica; l’isola di Ikaria, in Grecia; e Loma Linda, California. 5 Nello studio Nurses’ Health Study e Health Professionals Follow-up Study, l’aumento dell’assunzione di frutta e verdura è stato associato a una riduzione della mortalità, con il massimo beneficio osservato per l’assunzione di 5 porzioni di frutta o verdura al giorno, 6 mentre era in atto la sostituzione delle proteine ​​vegetali di proteine ​​animali era anche associato a una riduzione della mortalità. 7 Un modello alimentare salutare apporta micronutrienti fornendo al tempo stesso macronutrienti e fibre salutari e limitando il consumo di grassi saturi e colesterolo.

Numerose prove dimostrano ora che, a parte i ruoli sopra menzionati per l’integrazione vitaminica, vi è poca logica sanitaria per l’uso di integratori multivitaminici. I micronutrienti provengono in modo più salutare da fonti alimentari. Quando è richiesta un’integrazione, spesso può essere limitata ai micronutrienti in questione”.

Gli autori non negano che esistano alcune prove di beneficio degli integratori, NON legate alla mortalità, ma elencano anche alcuni rischi.

Benefici possibili

“L’integrazione con beta carotene, vitamine C ed E e zinco è associata al rallentamento della progressione della degenerazione maculare legata all’età. 3 Negli individui più anziani, l’integrazione multivitaminica è associata a un miglioramento della memoria e a un rallentamento del declino cognitivo. 4 I multivitaminici possono aiutare a compensare le carenze successive alla chirurgia bariatrica. I prodotti commerciali, tra cui le vitamine B12 e D, sono una comoda fonte di nutrienti di cui molte persone non dispongono. L’integrazione di folati in gravidanza previene i difetti del tubo neurale nei neonati.”

Rischi possibili

Sebbene le fonti alimentari di beta carotene siano associate a un rischio ridotto di cancro, è stato scoperto che l’integrazione di beta carotene in 2 grandi studi clinici randomizzati su individui a rischio (fumatori e lavoratori dell’amianto) aumenta il rischio di cancro ai polmoni. 2 I multivitaminici contenenti vitamina K possono ridurre l’efficacia del warfarin. L’inclusione di ferro in un integratore, sebbene al di sotto del livello massimo tollerabile, si aggiunge a quello consumato negli alimenti, aumentando il rischio di sovraccarico di ferro, che è associato a un rischio aumentato di malattie cardiovascolari, diabete e demenza. Preoccupazioni simili possono applicarsi all’integrazione di rame. Calcio e zinco possono ridurre l’assorbimento di alcuni antibiotici. La vitamina E nelle pillole non riflette l’intera gamma di tocoferoli e tocotrienoli presenti negli alimenti. Questi risultati sostengono l’assunzione di vitamine da fonti alimentari, piuttosto che da integratori, nella misura in cui è possibile.

La corte non ha altro da aggiungere Vostro onore.

Altri riferimenti

https://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2793447

https://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2793472

https://jamanetwork.com/journals/jamainternalmedicine/fullarticle/2793623

https://goo.gl/6Uwpg1

http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_191_allegato.pdf

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

5 risposte su “Gli integratori”

Buongiorno,
un altro articolo pieno di buon senso (quindi faticoso da accettare per chi vuole la soluzione “magica”) ma mi lascia con un interrogativo che provo a sottoporle: ho valori insufficienti di Vitamina D (test 25-OH) che si attestano a 28.6 ng/ml dopo l’estate e 16 ng/ml durante l’inverno.
Ho creduto opportuno integrare con colecalciferolo (10000UI al giorno) per un paio di mesi prima e dopo l’estate ma questo articolo mi fa dubitare dell’efficacia.

Cosa ne pensa? se ne pensa qualcosa, so che normalmente e cauto e rimanda sempre al parere del medico ma nel mio caso il medico della mutua praticamente ignora l’esistenza/utilità della Vitamina D…..

Grazie come sempre per la qualità degli articoli.

Un saluto

Potrebbe essere opportuno integrare la vitamina d. In questo articolo non lo dico, ma assieme allo iodio (che è integrato per legge nel sale) è una di quelle sostanze che assumiamo poco col cibo. Ci vuole il sole, per cui si dovrebbe fare scorta d’estate per averne la giusta quantità anche nelle stagioni con meno irraggiamento solare. Bisogna capire se quei 16ng/ml sono “all’uscita” dell’inverno o quando…ma mi spiace io non saprei consigliarti di più, sopratutto i dosaggi che sono materia del medico. Però posso confermare che questa vitamina è più a rischio di altre ed è anche molto importante, non solo per la salute ossea. Non lo dico qui ma l’ho detto spesso altrove.

Grazie per l’apprezzamento 🙂

Faro una ricerca più approfondita fra gli articoli per trovare quello in cui parla della vitamina D; i 16ng/ml sono a marzo per cui all’uscita dalla stagione buia proprio per valutare la mia “produzione” di Vitamina D “endogena” che è scarsina. Devo trovare un medico che consideri la Vitamina D per quello che è e non un semplice capriccio come fanno ahimè molti, il rischio è avere a che fare con invasati che ti prescrivono altre 15 sostanze da integrare….

Sono stata da una nutrizionista e sto seguendo una dieta ipocalorica, mangio tutto meno che carne e insaccati salumi. La dieta mi pare equilibrata (l’ho confrontata con le linee Crea ) anche se abbastanza bassa di cereali (60 g cereali integrali a pranzo 30 g pane integrale a cena ), mentre la quota proteica è inserita mezzogiorno e sera. Ho fame ma seguo, del resto se devo dimagrire un po.. quello che non capisco sono gli integratori che mi ha dato:
1 cps al giorno di B-Dyn Metagenics a colazione per 2 mesi
1 bustina al giorno di Aminofast Plus Profenix a un pasto

Ho chiesto e la risposta è: per sicurezza ti faccio fare un ciclo di vitamine.
Aminofast sono aminoacidi e mi aiutano, durante un percorso di dimagrimento, a raggiungere una buona quota proteica per preservare il più possibile la perdita di massa magra.

Mi piacerebbe sapere il suo pensiero..
La leggo sempre e la ritengo assolutamente affidabile salutissimi e grazie

A me non sembra la dieta più sana del mondo. Con le linee guida del crea non c’entra niente. E gli integratori non servono a nulla.
Trenta grammi di pane e 60 di pasta o cereali sono una cosa che neppure a un bambino basterebbe.

Ci credo che hai fame. In più spendi soldi per cose inutili che arricchiscono solo chi te li vende.
Non conosco la tua situazione per quanto riguarda il peso ma questa assomiglia a una dieta che fra poco tempo non potrai più sostenere. Chiediti a cosa è utile tutto ciò.

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