Nel 2019, nel mondo, sono morte 5 milioni di persone per cause attribuibili a un indice di massa corporea elevato (sovrappeso e obesità)
Sempre nel mondo e solo nel 2019 si sono accumulati oltre 160 milioni di anni di vita persi o vissuti in malattia (questo indice è chiamato DALYs) sempre per cause attribuibili al sovrappeso.
Per capirci quel 160 milioni deriva dalla somma di tutti i giorni/mesi/anni di vita che i pazienti perdono o perchè muoiono prima o perchè si ammalano quando potrebbero evitarlo se una certa malattia o fattore di rischio non fosse presente.
Se lo zio vive per 10 anni in malattia (perchè magari ha avuto un infarto a causa del sovrappeso) e muore 3 anni prima del “dovuto”, cioè della sua aspettativa di vita media, ha accumulato 13 DALYs
Sommate tutti gli zii, i nipoti, le mamme, i figli nel mondo che perdono anni per varie patologie legate a un elevato BMI (dagli infarti agli ictus, ai tumori, ai problemi respiratori) e vengono fuori 160 milioni di anni.
Tutta roba teoricamente evitabile.
Si potrebbe vivere meglio e morire bene senza questi fattori di rischio (si, tutti dobbiamo morire).
Questo nel mondo.
“Scendendo” a valutare le cose in Italia, scopriamo che nel 2019 le morti sono state 64mila e che si sono accumulati 1milione e 455mila DALYs.
175 morti al giorno, ogni giorno.
Dal 1990 ad oggi in media sono morte 150 persone al giorno, ogni giorno, per 33 anni a causa del sovrappeso (ma ovviamente non è cominciato tutto nel 1990, è solo l’anno dal quale abbiamo dati precisi).
Il trend è in costante aumento nel tempo dagli anni 70-80 ad oggi.
In Italia, patria della dieta mediterranea.
Ci vogliamo divertire a metterci a confronto con altri paesi e col mondo intero?
Se nel mondo abbiamo un tasso di morti di 64 per 100mila abitanti (anno 2019) in Italia siamo a 106 (i Dalys sono 2071 nel mondo vs 2413 in Italia) poco sotto agli Stati Uniti (120morti e 3822 DALYs)
Il Giappone sta a 45 (DALYs 1065). Il Giappone non solo è tra i più bassi al mondo (senza considerare i paesi a basso reddito che fanno la fame ovviamente), ma è uno dei pochi in cui non c’è praticamente trend al rialzo. È sempre stato virtuoso. Un vero paese mediterraneo.
Ma forse stupisce ancor di più la Norvegia (e pure la Svezia) che si è “mediterranizzata” nel tempo, da paese nordico con dieta nordica a paese in cui i decessi per 100mila abitanti causati dal sovrappeso sono scesi a 52 (da circa gli 80 del 1990) e sfiorano quelli del Giappone.
Insomma, di mediterraneo qui da noi c’è rimasto solo il mare.
Possiamo decidere di ignorare questo problema e dire che non possiamo farci niente, che è fuori dal nostro controllo, possiamo dire dire che è tutta colpa delle multinazionali o delle piste ciclabili che non ci sono, ma non possiamo dire che non esista. Non possiamo dire che l’obesità sia una cosa sana e non possiamo ribaltare e ignorare tutta questa mole di dati facendo finta di niente, tirando in ballo la body positivity che va benissimo, ma sta su un altro piano.
Su un piano c’è il rispetto della persona come persona e su un altro piano c’è il rispetto della sua salute.
Tutti i dati tratti da qui: https://www.healthdata.org/gbd