Non c’è niente da fare. Noi vogliamo DIGERIRE. Questa in fondo è l’unica nostra vera aspirazione nella vita.
Non ci interessa altro. Facciamo finta di avere altri desideri, ma la digestione è tutto.
Dateci pance sgonfie e intestìni fioriti. Vogliamo solo questo.
Però, ecco il grande paradosso: noi vogliamo anche evitare i maledetti picchi glicemici no?
Oggi pare che se hai un picco, anche un piccolo picco, sei morto.
Problema: se vuoi digerire velocemente avrai più picchi. Se vuoi meno picchi devi digerire più lentamente.
Cazzarola.
Se mangi un pezzo di pane nudo e crudo lo digerirai a meraviglia, ma avrai il picco. Se lo mangi con la verdura un goccio di olio e un uovo, le fibre, i grassi e le proteine, abbasseranno il picco, ma lo digerirai più lentamente. Per fortuna direi, perchè sarai anche più sazio.
Se spappetti tutto (come oggi è moda fare, vedi i frullati, il porridge…), digerirai meglio. I liquidi e le pappe sono già smontati e più facili da digerire, ma più impattanti sulla glicemia e meno sazianti.
Come fare quindi?
Mangiare normalmente senza pensare ai picchi, perchè se si mangia bene, senza ingrassare, è inutile farlo.
Mangiare in modo da essere sazi più a lungo, incrementando un po’, ma non troppo la sazietà e allungando un po’, ma non troppo la digestione.
In un pasto a base di carboidrati ci vuole tanta fibra, un pochino di grassi, un pochino di proteine, acqua.
In pratica: verdura e frutta, pane o pasta o altri cereali, un poco di olio, un piccolo secondo piatto. Da mescolare come si vuole utilizzando la fantasia. E bere acqua, perchè non rallenta la digestione.
Attenzione soprattutto ai condimenti e agli alimenti molto grassi: troppi grassi abbasseranno pure il picco, ma aumentano troppo le calorie e oltre un certo livello impegnano troppo la digestione.
Per contenere il picco bisogna usare soprattutto le fibre che non hanno calorie.
Il tutto nelle giuste porzioni, ma senza rinunciare a niente, senza paure e senza fissazioni strane.