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Il piatto sano

Va molto di moda, ma a me questo piatto sano della Harvard University non mi ha mai convinto.

La ripartizione dei gruppi alimentari al suo interno, se non è corredata dalla indicazione sulla entità delle porzioni in base al fabbisogno di ciascuno, a che piffero serve?

Mica abbiamo tutti lo stesso fabbisogno. Alla fine si deve andare nei dettagli e capire quanto VERAMENTE si deve introdurre a seconda dei fabbisogni individuali.

L’indicazione delle porzioni è fondamentale. Allora perché pubblicizzarlo con lo slogan “senza pesare e senza contare le calorie?”.

Si, giusto non pesare e non contare, assolutamente. Ma una idea delle porzioni adatte a noi dobbiamo pure avercela, perlomeno all’inizio.

Non vorremmo mai che un taglialegna di un metro e novanta debba mangiare un quartino raso di piatto di cereali integrali e un quartino di “proteine” no? Oppure che una attempata signora di un metro e cinquanta trasformi il suo quartino di cereali in un piccolo monte Everest nel piatto.

Boh sarò io che non capisco, ma a parte dare una indicazione qualitativa (con gli stessi difetti della vecchia piramide) questa invenzione non mi pare funzionale, anzi mi pare confondente.

Sia chiaro, concettualmente va bene. Tradotto: mangia il 50% del tuo pasto sotto forma di vegetali non amidacei, un 25% di cereali o derivati (quindi pure il pane va bene, non è che siamo obbligati a mangiare sempre la granaglia) e un 25% di cibi a prevalenza proteica (e poi frutta e condimenti e bevande a latere).

Ma il 25% mio non è detto che in termini assoluti sia uguale al tuo. E poi il 25% in peso, in volume o in calorie?

Nel primo caso, se un mio pasto è di 800Kcal, la fetta cereali a me destinata è solo 200Kcal? (60g di pasta per esempio). Un po’ pochino mio caro.

Perchè se faccio un pranzo di 800 avrò perlomeno un fabbisogno di 2000 e quindi perlomeno 1000 vanno in carboidrati che tradotti in cibo sono 200g di pane e quasi 130g di pasta/riso/farro ecc.

E allora se mi faccio solo il quartino di piatto sano dopo un po’ svengo.

Allora è in volume? in peso? e quanto contiene o pesa il piatto intero per sapere che devo metterne la metà in verdure ecc. ecc.?

E’ una idea astratta che va dettagliata e infatti se andate sul sito MyPlate del dipartimento della agricoltura americano trovate più informazioni e l’entità delle porzioni.

Rimango dell’idea che le linee guida italiane e le loro tabelle siano più educative e leggibili.

https://www.myplate.gov

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

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