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Linee Guida e Coerenza

“Il discorso pubblico sulla nutrizione è sempre più rumoroso e confuso poiché vari esperti e pseudo-esperti popolano Internet con informazioni di varia qualità” (https://v.gd/PEmiNc)

Se nel mondo della nutrizione c’è confusione, questa non è legata a fantomatici “diversi pareri” o dibattiti all’interno del mondo scientifico, ma alla esistenza di pseudo-esperti che inquinano la CHIARA posizione accademica mondiale su cosa sia una sana nutrizione per il benessere generale e per la prevenzione delle malattie croniche.

Un nuovo studio meta-epidemiologico fa un riassunto chiaro prendendo in considerazione 78 linee guida nutrizionali di vari paesi del mondo ed evidenziando che esiste una COERENZA del messaggio da fornire alla popolazione (sebbene formulato in modi e maniere diverse da paese a paese). 

Il tutto è ben evidenziato da due grafici che mostrano per ogni alimento/sostanza la percentuale delle linee guida che ne raccomandano o meno il consumo o che ne suggeriscono o meno la limitazione nella dieta. 

Che quadro viene fuori? Il modello mediterraneo (chiamatelo come vi pare ma sempre quello è)

Il quadro è una alimentazione a base vegetale, con prevalenza di frutta, verdura, cereali integrali, legumi, frutta secca, minime quantità di carni rosse e carni trasformate, buona presenza di prodotti della pesca, poco sale, quasi niente alcolici, uso limitato di dolci e zuccheri, ecc. 

Anche i suggerimenti per le varie patologie sono concordanti: per il diabete tipo 2 ad esempio, si suggerisce la stessa dieta, non si consiglia di eliminare i carboidrati.

Insomma le linee guida mondiali (basate sulla letteratura scientifica attuale) non parlano di chetogenica, di paleodieta, di bere aceto per abbassare i picchi glicemici, di grassi saturi salutari, di grigliate di carne salvifiche, di digiuni o di beveroni proteici e albumi.

Parlano di dieta semplice, fatta di cibi semplici e soprattutto vegetali, di frugalità e moderazione.

Sono coerenti tra loro.

Non c’è un dibattito nel mondo su cosa sia il mangiar bene. 

C’è soltanto un sacco di cialtroni in giro che inquinano le acque (medici e biologi e dietisti compresi). 

Addendum

L’adesione a un modello alimentare con un profilo complessivamente favorevole sembrerebbe più importante della scelta del modello alimentare stesso

Prendi 100mila persone e seguine l’alimentazione per 36 anni

Alla fine scopri che coloro che hanno seguito una alimentazione corretta e equilibrata, non importa se la hanno chiamata dieta mediterranea o “a base vegetale” o vegana o flexitariana o “aderente alle linee guida” o che rispetti le regole per le prevenzione delle malattie suggerite dalle istituzioni, muoiono e si ammalano meno di coloro che non aderiscono così bene a questi pattern alimentari.

Al di là di piccole differenze, ciò che conta è l’adesione a lungo termine (quindi la costanza, la “media” nutrizionale) a queste alimentazioni nel loro complesso e NON IMPORTA il consumo dei SINGOLI CIBI, che può essere lasciato alle preferenze personali e alle tradizioni locali dei vari paesi.

Come ormai la maggior parte delle linee guida nutrizionali mostra, ciò che conta è per quanto tempo si mantiene la somma; il consumo di singoli alimenti non conta. 

p.s. ovviamente le linee guida mondiali non suggeriscono modelli alimentari come la paleo, la chetogenica, il digiuno, le iperpoteiche e le varie diete che spuntano ogni giorno sui giornali e in rete. Questi modelli, se protratti a lungo, sono dannosi.

Un altro tassello a favore della Somma. 

Altri riferimenti

https://jamanetwork.com/journals/jamainternalmedicine/article-abstract/2800411

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6628851/

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

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