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Attività fisica

Oltre l’esercizio fisico: il NEAT

L’importanza dell’attività fisica nell’ambito del mantenimento dello stato di salute e nella perdita di peso non è mai abbastanza sottolineata.

Fare movimento con costanza e regolarità è l’unico modo per raggiungere e mantenere un peso sano a lungo termine.

Le diete, da sole, alla lunga fanno ingrassare.

Affidarsi alla semplice restrizione calorica (tapparsi la bocca e smettere di mangiare) non è mai una buona idea se si vuole dimagrire correttamente, cioè perdere massa grassa.

Senza il movimento infatti, il nostro organismo perde anche massa muscolare quando ci si mette a dieta e questo comporta una riduzione del metabolismo per cui a un certo punto il dimagrimento cesserà.

Inoltre fare movimento apporta tutta una serie di benefici “extra”. È un vero e proprio farmaco senza effetti collaterali e dovrebbe entrare nelle buone abitudini di ciascuno, proprio come il lavarsi i denti la mattina. Muoversi riduce la pressione sanguigna, migliora il metabolismo degli zuccheri e dei lipidi, agisce favorevolmente sulla fitness cardiovascolare e abbassa il rischio tumorale. Inoltre migliora il tono dell’umore favorendo la produzione di endorfine.

Ma quando si parla di attività fisica si pensa sempre a qualcosa di pianificato e circoscritto nel tempo: andare a correre, prendere la bicicletta, passeggiare, nuotare. Tutte attività ovviamente da incrementare il più possibile ma che per forza di cose sono difficili da “gestire” nella frenetica vita moderna.

Sia chiaro è importantissimo riuscire a fare almeno 150 minuti di attività fisica moderata alla settimana (questo consigliano le linee guida), ma c’è anche da considerare un altro aspetto, l’altra faccia della medaglia “movimento”. Quello che viene definito NEAT (non-exercise activity thermogenesis).

Il NEAT è tutto ciò che non è definibile strettamente come esercizio fisico: muoversi nel senso più lato del termine. Attività spontanea e attività legata alla faccende di ogni giorno. Addirittura semplicemente stare in piedi fermi, ma più in generale quella serie di routine fisiche che si compiono (o si potrebbero compiere) ogni giorno per un numero di minuti ben maggiore rispetto a quella mezz’oretta (quando si fa) di esercizio programmato.

Rientra nel NEAT anche il cosiddetto “fidgeting“, termine inglese traducibile come “irrequietezza” tipico di alcune persone che “non stanno mai ferme”, si toccano i capelli, il viso, le gambe, si alzano e si siedono molte volte, compiono tutta una serie di piccoli movimenti involontari, e così via.

Se ci fate caso gli obesi (in particolare i grandi obesi) sono…pacifici. E questo pare non essere un luogo comune e inoltre pare che esista una base genetica: coloro che sono meno portati a muoversi durante la giornata sono più a rischio di sovrappeso e obesità la quale una volta instauratasi riduce ulteriormente la spinta al movimento creando un circolo vizioso.

L’aderenza ad un regime di esercizio fisico programmato è molto bassa nelle persone, mentre riuscire a stimolare la popolazione ad essere “irrequieta” sembrerebbe molto utile per aumentare il dispendio calorico giornaliero anche di molto. Piccoli movimenti ripetuti molte volte al giorno comportano una spesa energetica significativa e assolutamente da non sottovalutare. Si parla di aumenti pari a centinaia di calorie che possono fare la differenza.

Sottolineo e ripeto che l’incremento del NEAT non deve essere considerato come sostituto di una attività fisica ben pianificata, che andrebbe comunque intrapresa, ma è certamente uno strumento ulteriore da aggiungere alla cassetta degli attrezzi per guadagnare salute in un mondo sempre più immobile.

Racimolare minuti di attività durante la giornata è fondamentale. E anche qui, come per il cibo, conta sempre la somma, fortissimamente la somma.

Studio scientifico:

Prendi 20 persone che si definiscono pigre: 10 sono normopeso e 10 lievemente obesi

Mettigli dei sensori nelle mutande e monitorali per 10 giorni nei loro più piccoli movimenti (la biancheria intima viene cambiata ogni giorno, state tranquilli)

Scopri che gli obesi stanno quasi 3 ore più seduti ogni giorno rispetto ai normopeso.

Chiediti se per caso la condizione di obesità possa essere la causa e non l’effetto della minore attività fisica

Per testare questa ipotesi metti a dieta gli obesi e fai ingrassare i normopeso

Dopo la perdita/guadagno di peso verifica di nuovo coi sensori nelle mutande

Scopri che gli obesi dimagriti si muovono comunque poco come prima e i normopeso ingrassati si muovono di più, come prima.

Le differenze legate alla “irrequietezza” dei magri e alla pigrizia dei grassi sono quindi molto probabilmente innate e rendono conto di una differenza di dispendio calorico fino a 350Kcal al giorno, tutto legato a piccoli movimenti qua e là (il NEAT), NON all’esercizio mirato.

All’interno del NEAT c’è l’alzarsi spesso dalla sedia, fare piccoli lavori casalinghi e addirittura essere “agitati”, toccarsi il viso, le braccia, i capelli. Tutto fa.

Chi è irrequieto in modo spontaneo è più fortunato, ma chi non lo è può incrementare il suo NEAT volontariamente ancor prima di andare in palestra per esempio.

Quei 37 minuti scarsi di palestra alla settimana che utilizziamo come alibi di movimento, servono a molto poco.

Meglio essere irrequieti. Si risparmiano anche soldi.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/15681386

Riferimenti

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14692603

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15102614

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25841254

https://www.latimes.com/archives/la-xpm-2005-jan-28-sci-fidget28-story.html

https://www.science.org/doi/10.1126/science.1106561?url_ver=Z39.88-2003&rfr_id=ori:rid:crossref.org&rfr_dat=cr_pub%20%200pubmed

https://www.mayoclinicproceedings.org/article/S0025-6196%2815%2900123-8/fulltext#/article/S0025-6196(15)00123-8/fulltext?mobileUi=1

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

3 risposte su “Oltre l’esercizio fisico: il NEAT”

L’irrequietezza è il mio forte. Non vedo l’ora di dirlo a tutti quelli che mi hanno detto “stai ferma!”. 😂

Se durante l’ipocalorica si fa solo movimento aerobico (senza esagerare) e nessuna attività anaerobica, a parte portare le buste della spesa o sollevare una cassa d’acqua quando capita, si perde comunque muscolo?

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