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Alimentazione e salute

Poscia, più che ‘l medicamento potè lo stil di vita…

Quanti prendono abitualmente (e con leggerezza) farmaci più o meno da banco per trattare alcuni disturbi come il reflusso e la gastrite?

Tra questi, i più usati sono certamente i cosiddetti inibitori di pompa (IPP) che agendo sulla secrezione acida gastrica danno sollievo ai bruciori e dolori di stomaco e alleviano anche il reflusso gastroesofageo.

Ebbene, i farmaci per definizione hanno rischi e effetti collaterali e prima di tentare un loro utilizzo c’è sempre da chiedersi: “posso alleviare i miei sintomi tramite modifiche al mio stile di vita?”

In casi come questo la risposta è sicuramente si.

Prima di vedere come, vi segnalo questo nuovo lavoro (https://gut.bmj.com/…/2020/08/29/gutjnl-2020-322557.full) che ha trovato una associazione tra l’utilizzo di IPP e diabete che va ad allungare la lista di problematiche legate all’uso prolungato di questi rimedi farmacologici.

Era già conosciuta una correlazione tra uso di “antiacidi” e fratture, malattie renali, polmoniti e anche tumori dello stomaco (sebbene meno chiara in questo caso).

Adesso si aggiunge il diabete. Perciò prima di prendere a casaccio omeprazoli e pantoprazoli vari a vita, si potrebbe pensare di contrastare i sintomi con alcune agili modifiche dietetiche e comportamentali quali:

1. Dimagrire (anvedi eh, dimagrire fa bene a tutto. In questo caso il grasso addominale può “spingere” verso l’alto il diaframma che a sua volta tocca lo stomaco provocando la risalita dell’acido gastrico in esofago)

2. Fare pasti piccoli e frequenti

3. Fare pasti con pochi grassi (che svuotano lo stomaco più velocemente riducendo la secrezione acida e rendono la valvola tra esofago e lo stesso stomaco meno “beante” riducendo il rischio di reflusso): quindi moderare salumi, carni grasse, formaggi, salse, dolci, fritture (vabbè tutta roba da moderare comunque)

4. Evitare o limitare alcuni alimenti che possono scatenare i sintomi e che spesso sono molto soggettivi. In genere il caffè e altre bevande nervine, alcune spezie e erbe aromatiche (come la menta), il brodo, alimenti molto acidi (per chi ha già una esfoagite) e l’alcol (sopratutto).

5. Non fumare (il fumo danneggia la mucosa gastrica)

6. Per lo stesso motivo di cui al punto 1, ridurre gli alimenti che possono contenere o produrre gas. Perciò niente bevande gassate o cibi come i legumi che potrebbero peggiorare i sintomi (data l’importanza dei legumi nell’alimentazione sarebbe bene cercare comunque di mangiarli magari scegliendo le lenticchie o quelli decorticati).

7. Eradicare l’Helicobacter Pylori (prima causa di gastrite) qualora fosse presente.

8. Non sdraiarsi subito dopo mangiato.

Come dite? troppo complicato, nevvero? Capisco…

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

3 risposte su “Poscia, più che ‘l medicamento potè lo stil di vita…”

ho avuto esofagite da reflusso causata da cardias lasso, da allora nei cambi di stagione principalmente si ripresenta il bruciore/reflusso. sono normopeso (160 cm per 50 kg), seguo tutti i punti, mangio secondo le linee guida, con prevalenza però di legumi sulla carne (che mangio al massimo 2 volte al mese). nel mio caso farei bene a ridurre la frequenza dei legumi?

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