
Ci hanno raccontato che dovremmo mangiare pane raffermo, raffreddare le patate (e mangiarle fredde), sciacquare la pasta e i cereali (e mangiarli freddi) prima di servirli, perchè questa operazione, producendo amido retrogradato, ne ridurrebbe le calorie e ne abbasserebbe l’indice glicemico.
Era un racconto appunto, una bella favola a cui vogliono credere in molti, perchè sperano di averne dei vantaggi e perchè non desiderano mettere in dubbio le parole dell’autorità e forse anche perchè non vogliono sentirsi degli stupidi davanti agli altri, che come loro, ci credono.
Come quei cortigiani che elogiano i vestiti nuovi dell’Imperatore, quei broccati fatti con seta che non c’è e con tessuti mai filati, ma che non trovano la forza e il modo di dire a tutti che quegli abiti, semplicemente…non ci sono.
E poi arriva il bambino tra la folla, quella voce che si alza e spazza via le altre, che taglia via le parole elogianti e servili come un rasoio (di Occam) e dà la spiegazione più semplice: l’imperatore è soltanto nudo.
Nella fiaba è tutto molto bello: la voce del bambino (che è quella della scienza) risveglia le coscienze e smaschera la truffa, ma le fiabe son fiabe e nella realtà non avviene questo.
Spesso ci raccontano storie così e spesso ci cadiamo perchè siamo esseri umani e a noi piacciono le storie. E se qualcuno ci viene a spiegare e ci dimostra che la vita reale è differente, diventiamo reticenti e a volte aggressivi perchè cambiare vorrebbe dire mettere in dubbio la nostra visione del mondo.
Però, ogni tanto, potremmo provare a dare una chance al bambino e mettere in dubbio ciò che ci viene raccontato, anche se chi chi parla sembra avere l’autorità per farlo.
Un pizzico di dubbio e un po’ di buonsenso non fanno mai male.
(sono partito con l’intenzione di scrivere un post sulle fibre alimentari, pensate come sto messo)