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La carne trasformata: un breviario

È tutta la carne “non fresca”, cioè quella che ha subìto un processo di trasformazione che comprenda salagione, affumicatura, aggiunta di conservanti, disidratazione, ecc.,

Carne, non pesce. Carne, tutta: dal pollo al manzo.,

Salumi carne in scatola,salsicce, wurstel, carne salada ecc.

Non è prevista nessuna distinzione tra un prodotto o l’altro. Va considerata in blocco. Come gruppo. La bresaola non è “meglio” del salame e il prosciutto di Parma senza conservanti non è “meglio” di quello che li possiede.

Per “meglio” intendo ai fini della classificazione in classe 1 dello IARC: sicuramente cancerogena.

Sicuramente cancerogena NON significa che se la mangiamo ci verrà SICURAMENTE un tumore.

E non significa neppure che è cancerogena QUANTO il fumo di tabacco o l’amianto.

Significa che aumenta sicuramente il nostro RISCHIO tumorale in relazione a quanta ne mangiamo, così come il sole aumenta il rischio in modo proporzionale a quanto ci esponiamo alle sue radiazioni.

Non sappiamo con certezza COSA la renda cancerogena, ma sappiamo che è così.

Potrebbe essere banalmente un indicatore di dieta scorretta. Magari non è cancerogena DI PER SÉ, ma chi ne mangia tanta potrebbe avere una alimentazione NEL COMPLESSO “cancerogena” perché eccedente in calorie, grassi saturi, sale, zuccheri, ecc.

Un indiziato molto studiato è il ferro. Essendo una carne “concentrata” ne possiede molto più della carne rossa, di quella bianca e del pesce. Il ferro in eccesso, quello che non assorbiamo, gironzolando nel lume intestinale, può incontrare ossigeno e altri composti (perossidi) innescando una reazione (detta di Fenton) che aumenta la produzione di composti dell’ossigeno molto reattivi che possono danneggiare cellule e DNA.

Ma il ferro quando serve, serve. Quindi non vi preoccupate se state prendendo degli integratori che il medico vi ha consigliato. Troppo fa male, ma il giusto no.

La porzione di carne trasformata e pari a 50g, ma nessuno ha definito la frequenza di consumo. Si dice che meno è meglio.

Non abusatene, anche per motivi ambientali (vale per tutta la carne questo).

Terribile abitudine quella di dare ai bambini il prosciuttino ogni giorno. Lo so che piace ed è pratico,ma a prescindere dall’effetto cancerogeno, è una educazione a gusti troppo forti e salati che si trascineranno dietro per sempre (vale anche per il troppo dolce chiaramente).

Il panino si può fare con le uova, con il pesce, con il formaggio,con i legumi (hamburger) e con la carne fresca (cotoletta di pollo o tacchino) e con LE VERDURE. SI!

Riducete, riducete, riducete!

https://publications.iarc.fr/564

https://www.thelancet.com/journals/lanonc/article/PIIS1470-2045%2815%2900444-1/fulltext

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

7 risposte su “La carne trasformata: un breviario”

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