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Miti e bufale

La posta del cuore (di aceto)

Carissimi addendi, mi scrive Modena86,

“Acerrimo dottor Somma, stavo pensando (seduto qui nella mia bella poltrona) che non riesco a perdere peso, ma adesso mi è venuta una grandissima idea.

Ascoltando molti suoi esimi colleghi (molto più esimi, mi scusi, sa!) mi accorgo che il problema potrebbe derivare dal fatto che non utilizzo aceto nelle mie ricette, che non rispetto le precedenze delle portate, che non faccio raffreddare adeguatamente la pasta e mangio pane fresco anziché raffermo (pensi un po’ che sciocco).

Inoltre non ho mai usato l’avocado e il porridge che sono notoriamente cibi funzionali (a cosa non l’ho capito bene, ma è COSI’, non faccia facce!). Anche friggere LA QUALUNQUE è funzionale e tutto questo messo insieme tiene a bada la glicemia, così a bada che dopo pranzo sembri un cadavere e dimagrisci. Perchè per dimagrire SI SA che tutto dipende dai picchi. NO, non gli uccelli! i picchi!, quelli glicemici. Minchia è lento dottore, eh!

Se poi si evita la frutta a fine pasto e si volge lo sguardo verso la Mecca per dieci minuti, pare si guadagni mezzo chilo.

Lei queste cose non le sa! Bisogna che si aggiorni. Quindi adesso penso che farò così: nell’ordine

  1. Per rispettare le precedenze funzionali mangio PRIMA la verdura: 7 avocadi fritti sottaceto. Si son verdure gli avocadi gnè gnè! sono VERDI! (madò che ignorante questo)
  2. Poi passo astutamente alle proteine: pesce, perchè fa bene. Un luccio di 2 metri, ovviamente fritto nel suo grasso e con una spruzzatina di aceto di mele.
  3. Infine pasta fredda scondita, FRITTA, uscita da 3 giorni di freezer e pane raffermo di una settimana ammollato nell’aceto di vino. Rosso ovviamente, di quello buono.

Quantità a piacere.

Porridge impanato e fritto per dolce. Niente frutta e sguardo perso là, dove nacque il Profeta.

Che ne dice? Come sto andando?”

Cari addendi, se avete un problema che v’accora, un dubbio che ve rode, scrivete alla posta del cuore (di aceto). Troverete sempre un po’ di sconforto nella Somma.

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

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