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Nel cioccolato c’è il piombo. E pure il cadmio. Come faremo?

Abbiamo paure selettive sulla base delle nostre esperienze di vita, abitudini, pregiudizi.

Il capitolo dei contaminanti alimentari è immenso e leggere un libro sulle contaminazioni chimiche legate al cibo potrebbe indurre qualcuno a non mangiare più niente.

Ci sono le micotossine e tutto il capitolo dei veleni naturalmente presenti nei cibi.

Poi ci sono i contaminanti di processo, tutte quelle robacce che si producono con la trasformazione e la cotture dei cibi

E poi i contaminanti ambientali tra cui diossine, PCB e metalli pesanti come arsenico, piombo e cadmio.

Ogni alimento possibile e immaginabile può contenere questi pericoli. Ma un pericolo è come un animale selvatico. Se sta in gabbia non ti può danneggiare. Quindi conta l’esposizione, non il pericolo in sè.

E allora dobbiamo entrare nel campo delle probabilità. Campo che l’essere umano fa fatica a capire, ma soprattutto ad accettare.

Le diete umane sono un florilegio di diversità: milioni, miliardi di possibili combinazioni diverse, esposizioni a miliardi di sostanze differenti. È stato calcolato che quelle che noi conosciamo e tentiamo di gestire sono una infima parte.

Quel che possiamo fare è affidarci soprattutto agli studi epidemiologici che ci raccontano una “somma”, una pattern, un disegno che mostra cosa sia, allo stato attuale delle conoscenze, l’alimentazione sana.

E questo disegno, per assurdo, è composto (per rimanere nel territorio “metalli” come piombo e cadmio) da alimenti che sono (anche) fonti di queste sostanze pericolose (perchè derivano dal terreno).

Il cadmio sta (o può essere ritrovato) in :

cereali e prodotti derivati

verdura e ortaggi

patate

crostacei e molluschi

cioccolato

Il piombo:

tè e caffè

cereali e prodotti derivati,

verdure e ortaggi

crostacei e molluschi

cioccolato

Stranamente questi sono i cibi (a parte il cioccolato) che dovremmo consumare più spesso e che fanno parte della dieta sana.

E quindi? ci vogliono uccidere piano piano? Esiste un complotto?

No, il fatto è che conta MOLTO di PIÙ tenere a bada altri animali pericolosi che non questi.

E queste bestie sono la sedentarietà, il sovrappeso e l’alimentazione troppo ricca di prodotti animali. A questi pericoli insomma siamo MOLTO più esposti e quindi fanno prima a farci del male rispetto agli altri.

Non voglio sminuire il rischio legato ai metalli. e tutto il resto, ci sono enti come l’EFSA che si occupano di cercare di gestirli uno per uno, mettendo in guardia chi è maggiormente esposto, ma se facciamo un discorso generale è questo.

E genera un paradosso:

I vegetali, le piante contengono contaminanti molto pericolosi.

Mangiare soprattutto vegetali e piante ci protegge (a patto che ci muoviamo e non ingrassiamo).

Accettiamolo e guardiamo le cose dall’alto.

Il cioccolato va limitato per le sue calorie e i suoi zuccheri e grassi saturi. Non per il piombo o il cadmio.

p.s. ma poi, non dovevamo ridurre i cibi ultraprocessati? il cioccolato non cresce a tavolette sugli alberi. Non è ultraprocessato lui? 😉

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

4 risposte su “Nel cioccolato c’è il piombo. E pure il cadmio. Come faremo?”

Bentornato Doc apprezziamo tantissimo i suoi articoli, grazie di cuore per aver condiviso tanto studio su questo bellissimo sito

Buonasera Dottore, è un piacere averla ritrovata… Specialmente dopo la cena di ieri dove la vicina di posto mi metteva in guardia dai picchi glicemici e sosteneva che un po’ di fritto, ogni tanto, depura il fegato.
Buon 2024

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