Categorie
Alimentazione e salute Alimenti Biotecnologie

Pasta di legumi: i pro e i contro

closeup of an earthenware bowl full of uncooked red lentil fusilli on a gray rustic wooden table

Spuntano come ceci (lo so, era funghi, ma per stare in tema). I nuovi prodotti a base di legumi, dai biscotti, alle “patatine”, agli snack, le barrette e infine ultima, ma non ultima la “pasta” di legumi.

Dice: bene, li volevi i legumi e noi te li sforniamo sotto tutte le forme. I legumi sono sani, fanno bene, hanno le proteine, le fibre quindi zitto e mangia.

Dice: la pasta ha addirittura il 20% di proteine, in media il 12% di fibre, pochi carboidrati (attorno al 40-45% contro il 70% e più di pasta e cereali in genere), che vuoi di più? mangia e zitto.

Prima di tutto, STAI CALMO.

Qual è l’uso che si fa di questa pasta? In fondo sono legumi secchi ridotti a farina e lavorati, perciò, se la consideriamo sotto questo aspetto va utilizzata come secondo piatto, abbinata a dei cereali e sopratutto il suo utilizzo deve fare in modo di SPOSTARE la nostra alimentazione verso un minor consumo di carne, salumi e animali in genere.

Lo fa? se lo fa siamo a posto. Se mi faccio un piatto di pasta di legumi con le verdure, magari mixata con una pasta tradizionale o un chicco di cereali, ci siamo.

Se invece viene considerata un primo piatto proteico da farsi con pancetta, prosciutto e salsiccia allora non siamo più a posto.

Se poi viene usata totalmente al posto dei cereali non ci siamo più. Se deve alimentare la moda proteica, non va bene.

Consideriamola legumi secchi. Porzione da 50g da usare come secondo. Eh però è più difficile vederla in questa maniera no? ti trovi davanti un fusillo di lenticchie o una penna di ceci, una farfalla di borlotti o un rigatone di cannellini e che fai? non te la fai una bella carbonara con l’alibi del legume?

Questione prezzi: 8, 10, 12 euro al chilo…perdindirindina! (la pasta classica si aggira sull’euro al chilo, i legumi secchi siamo sui 3, 4 euro) Legumi per ricchi eh?

Questione sostenibilità: qui non sono attendibile, prendetela come considerazione personale. Siamo sicuri che non sia meglio mangiare legumi tal quali? Produrre questa pasta è meno efficiente, ci sono molti scarti, linee produttive che devono essere modificate perchè la tecnologia e la resa non sono paragonabili a quelle della pasta “vera”, i legumi hanno caratteristiche meno costanti del grano, quindi costi maggiori e probabilmente più emissioni.

Mettendo tutto insieme, ne vale la pena? Si se ci porta verso una dieta più vegetale, si se non la usiamo troppo spesso, si se la consideriamo un secondo piatto. No se la sostituiamo ai cereali definitivamente, no se non riduciamo la carne e i salumi, no se pensando di far del bene all’ambiente forse non glielo facciamo per niente. Per tacere dei prezzi….

Belli i miei fagioli alla Bud Spencer…

Condividi...

Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

10 risposte su “Pasta di legumi: i pro e i contro”

Io non riesco a mangiare legumi. Mi dà fastidio la consistenza di ceci, lenticchie e fagioli, sopporto appena i piselli. Questa pasta è l’unico modo per me per aumentare la quantità di legumi e sostituire le proteine animali. Trovo scandaloso il prezzo e sinceramente non avevo pensato alle conseguenze ambientali però per me questa “pasta” è utile. Grazie per tutti gli articoli, sto imparando tantissimo!

Che il prezzo sia esagerato e’ verissimo; ai problemi ambientali causati dalla sua produzione, se effettivamente esistono, non avevo pensato. Io consumo legumi abitualmente, pero’ cucinare questo tipo di pasta ogni tanto mi piace, abbinata a sughi di verdure.

Preparando un piatto di pasta di legumi mixata con una pasta tradizionale come vanno gestite le dosi? 50 g di pasta di legumi e 80 g di pasta di grano duro oppure si riducono entrambe? se si in quale proporzione?

Concordo su tutto, soprattutto sul non alimentare la moda proteica, ormai sembra che i carboidrati siano il male assoluto, ma solo perché si mangiano quelli sbagliati.

Buonsera Dott.ssa. Tolto il discorso sul prezzo e sulla sostenibilità della produzione di questo tipo di “pasta”, per me è un prodotto validissimo, anzi, oserei dire un ottimo sostituito della pasta! I legumi sono un alimento quasi completo, contendo sia carboidrati che proteine e vanno abbinati (ovviamente anche alle verdure) ad una ridotta quantità di pane o pasta rispetto al solito proprio perché contengono più carboidrati di un alimento principalmente proteico e basta, come tofu o pollo ad esempio. Alla luce di quanto appena detto trovo che un bel piatto di pasta di legumi e verdure condito con olio a crudo sia un pasto bilanciato, leggero ma al contempo saziante, ideale sopratutto per chi introduce non abbastanza proteine durante la giornata e troppi carboidrati! Il discorso che ha fatto sul consumatore medio che abbina “pasta di legumi alla carbonara, così è salutare” è fuorviante e “disinformativo”, perché va valutato il prodotto per quello che è a livello nutritivo e organolettico. A questo punto anche tante persone abusano con la pasta integrale, perché tanto è integrale, e via di carbonara tutti i giorni con pasta integrale! non si deve fare disinformazione, anzi, si dovrebbero elargire nozioni il più possibile su quelle che sono le linee guide di una corretta alimentazione, così che tutti possano seguire una dieta bilanciata in autonomia, assumendo a fine giornata un corretto intake di tutti i macronutrienti!

Saluti

sinceramente non vedo il nesso tra ciò che ho scritto e ciò che dici. Ho solo presentato i pro e i possibili contro. Cosa c’entra la disinformazione non si sa…
Mangiare legumi è meglio, ma se sei ricco mangia pure pasta di legumi

PS: ovviamente dal punto di vista di vitamine e oligoelementi non è comparabile con i cereali, sono due gruppi alimentari diversi (e se si guarda la piramide alimentari i cereali prevedono comunque una maggiore frequenza di consumo rispetto ai legumi) e ovviamente non è considerata neanche come sostitutivo di una corretta assunzione di proteine vegetali. Per me rimane un’ottima alternativa alla pasta, saltuariamente, o più frequentemente per persone con bisogni specifici come diabetici, dato il basso indice glicemico.

Rispondi a Silvia Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.