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Sulforafano ne abbiamo?

Come complicarsi la vita inutilmente

“Sminuzzate i broccoli e mangiateli crudi, oppure tagliateli a pezzetti e aspettate 40 minuti prima di cuocerli, ma molto blandamente…”

Sicuri?

Il sulforafano è una molecola molto studiata. Deriva dai glucosinolati, molecole presenti nei tessuti vegetali (in particolare quelli della famiglia di broccoli e cavoli), composte da uno zucchero e un’altra struttura variabile, unita alla parte zuccherina da un atomo di zolfo (nei broccoli si chiama glucorafanina).

Finché se ne stanno buoni all’interno dei compartimenti della cellula vegetale, i glucosinolati sono stabili e inattivi, ma quando qualcuno lacera i tessuti (insetto parassita o essere umano che sia), vengono a contatto con degli enzimi (mirosinasi) che li idrolizzano (li smontano) formando altri composti tra cui gli isotiocianati.

Il sulforafano è uno di questi ed agisce come meccanismo di difesa della pianta.
In natura allontana gli insetti, mentre, a contatto con cellule tumorali, fra le altre cose, le induce a suicidarsi (apoptosi).

Glucosinolati, mirosinasi e loro prodotti come il sulforafano sono sensibili al calore e la loro biodisponibilità si riduce con cotture troppo spinte.
(per inciso, più si cuoce un broccolo e più la puzza aumenta proprio perchè si libera lo zolfo presente nei glucosinolati).

Ecco quindi da dove nascono i consigli riportati all’inizio.
Maaaa…dovremmo davvero complicarci la vita così?

Potrà mai un broccolo funzionare come un farmaco?

Una cosa è osservare gli effetti di una sostanza in una provetta o in una coltura cellulare, un’altra è provarne l’efficacia clinica valutando il suo effetto concreto negli esseri umani.

Attualmente, spiace dirlo, ma nonostante la miriade di prove che il sulforafano funzioni se messo direttamente sulle cellule tumorali, non ce n’è neanche una che mangiando rape, cavolfiori e verze, i tumori si riducano nell’uomo.

E questo vale per altre sostanze che troviamo negli alimenti e che di quando in quando vengono alla ribalta.

Mangiare non è entrare in farmacia.
Ovviamente neppure prendere sulforafano come integratore ha motivo di essere, ma una dieta che nel suo complesso contenga ANCHE broccoli e company aiuta a prevenire molte malattie, tra cui i tumori.

La Somma fa il Totale. Il singolo addendo, no.

https://tinyurl.com/2czqny7l

https://tinyurl.com/27ryaz2b

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

2 risposte su “Sulforafano ne abbiamo?”

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