Quando parliamo di incidenza di una malattia intendiamo il numero di nuovi casi in un certo lasso di tempo in una popolazione definita (per esempio nel 2019 il numero di nuovi casi di tumore dello stomaco è stato x)
Se si confrontano incidenze lontane nel tempo tra loro, per vedere come cambia il numero di nuovi casi in epoche diverse, si deve tener conto di due cose:
1. la variazione della popolazione negli anni.
2. Il fatto che la durata della vita cambia nel tempo.
Perciò non basta dire che nel 1950 il numero di nuovi casi di tumore in Italia era x e nel 2024 è y, perchè nel 1950 l’Italia aveva un numero di abitanti inferiore e la durata media della vita era più bassa.
Per correggere il primo fattore confondente, si calcola banalmente il numero di casi per 100mila abitanti e poi, per correggere il secondo fattore, si standardizza (meno banalmente) per l’età.
Il risultato è l’Age Standardized Rate (ASR) x 100mila abitanti che permette di comparare dati lontani nel tempo e relativi a popolazioni numericamente differenti.
Detto questo, per i tumori spesso si comparano incidenze standardizzate per età, lungo intervalli di tempo relativamente brevi (per esempio: come cambia l’incidenza dal 2004 al 2014?). Questo perchè più si va indietro nel tempo e meno dati ci sono. Perlomeno per l’incidenza, perchè per un altro parametro, la mortalità, i dati sono maggiori.
Se guardiamo l’incidenza di tutti i tumori in Italia negli ultimi 10-15 anni (figura 1 in alto, ultimo pezzetto delle curve) possiamo dire che stia diminuendo (sebbene con differenze a seconda dei diversi tipi di tumore) e si riduce anche la mortalità (nel mondo dal 1990 ad oggi è scesa del 15%, non granchè).
Ma se diamo uno sguardo più da lontano le cose cambiano: l’incidenza è costantemente aumentata dal 1988 (primo dato disponibile) ad “oggi” (2013, ultimo dato disponibile).
Qui vediamo l’incidenza nel tempo in Italia sulla base di alcuni registri regionali. Per i dati che risalgono più indietro nel tempo (Parma), si vede bene l’incremento di incidenza.
La mortalità invece si è ridotta molto dal 1988 circa ad oggi, ma non così tanto dal 1955 a oggi (nelle donne di più).
Quindi le cose vanno bene, ma non benissimo se pensiamo che nel 1955 in Italia si moriva di tumori pressoché quanto si muore oggi, ma con una capacità di cura di livello inferiore.
Come mai? Beh molto probabilmente perchè a quei tempi lo stile di vita era migliore. E non potendo dire che si fumava e si beveva meno alcolici (perchè non è così), rimane praticamente solo lo stato ponderale e il tipo di alimentazione: il sovrappeso era quasi inesistente e si faceva la (vera) dieta mediterranea.
In figura 2 la mortalità in alcuni paesi nel tempo: l’italia nel 1950 aveva una mortalità per tumori decisamente inferiore agli Stati Uniti per esempio, ma oggi addirittura è un pochino più alta.
In figura 3 tassi di mortalità in Italia nel tempo
Riferimenti