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Dal calcolo del fabbisogno alla costruzione della dieta – Parte 1: il metabolismo basale

Conoscere il proprio fabbisogno

Per arrivare a capire cosa e quanto dobbiamo mangiare, dobbiamo prima conoscere il nostro fabbisogno energetico. Come un’automobile, anche il nostro organismo possiede fondamentalmente tre “stati”:

Stato “a riposo” (macchina in folle)

Stato “in funzione” (macchina in movimento)

Stato “in fase di rifornimento” (macchina che fa benzina)

Lo stato a riposo: il metabolismo basale (MB)

Il consumo energetico a riposo è pari all’energia di cui abbiamo bisogno per mantenere le funzioni vitali e per svolgere tutte le attività “automatiche”: respirare, produrre calore, far circolare il sangue, far crescere peli e capelli, produrre urina, far funzionare fegato, pancreas, cervello ecc.

E’ quanto consumeremmo stando sdraiati immobili per 24 ore consecutive in stato di riposo e a temperatura costante. In folle insomma…

Ognuno di noi però è un’auto di marca differente dalle altre, con peso e cilindrata diverse, per cui consumerà più o meno energia a riposo a seconda della cilindrata. La nostra cilindrata dipende da sesso, età, altezza, massa muscolare (che poi è il fattore che determina le differenze di sesso ed età in fin dei conti).

Qualunque sia la nostra cilindrata, lo stato a riposo rappresenta circa il 70% del totale (riposo+movimento+rifornimento) ed probabilmente il più difficile da “indovinare”. Sappiamo però che circa i 2/3 del MB sono a carico di organi che rappresentano appena il 6% del nostro peso (cervello, cuore, pancreas, fegato, reni ecc.), mentre 1/3 circa è a carico della nostra massa muscolare che rappresenta invece il 40% circa del nostro peso totale. La massa grassa brucia pochissima energia per “sopravvivere” ecco perché quando vogliamo dimagrire dobbiamo sempre cercare di non intaccare il nostro muscolo perchè se lo perdiamo facendo diete scriteriate, anche il nostro MB si abbasserà, bruceremo di meno e alla fine ingrasseremo nuovamente.

Il MB è stato stimato sulla base di milioni di dati raccolti nel tempo su altrettanti soggetti: ne sono nate tabelle e formule che comprendono età, altezza, peso, sesso e dalle quale possiamo cercare di indovinare il nostro valore.

Queste tabelle hanno un difetto: sono abbastanza precise se si considerano interi gruppi di popolazione (un errore di circa il 2%), molto meno precise sul singolo individuo (l’errore può arrivare al 10-15%, il che significa 200-300Kcal per un fabbisogno calcolato di 2000Kcal).

Tenendo conto di questo errore non trascurabile (ballano 70-80g di pasta in più o in meno per esempio, e non è poco) vi lascio una formula per la stima del MB tra le tante esistenti.

Harris & Benedict:

Uomo: 66 + (13 * W) + (5* H) – (6,8 * A)
Donna: 655 + (9,5 * W) + (1,9 * H) – (4,7 * A)

Dove: W=peso in Kg; H=altezza in cm; A=età

Come avrete notato la formula dipende dall’età, dal peso e dall’altezza. L’età fa parte della sottrazione. Più uno è giovane meno viene sottratto e il MB è più alto.
Invece, più uno pesa più è alto il MB.

Se quindi uno è giovane e pesante avrà un MB più alto di uno meno giovane e più leggero. L’altezza conta meno.

Ripeto che però per chi è sovrappeso il MB sarà un po’ sovrastimato

Le equazioni sono davvero tante, ma i risultati sono grosso modo gli stessi. Non ne aggiungo altre per evitare confusioni. Bisogna solo essere consapevoli che sono più precise se non si è sovrappeso (o sottopeso) e che vanno prese con le pinze.

Non si può essere più precisi di così per valutare il nostro MB a meno di non andare in un centro specializzato che utilizza macchinari complessi e costosi. Ma è abbastanza inutile farlo.

In questo famoso documento condiviso potrete trovare altri dettagli e altre tabelle e formule se vorrete approfondire (guardate le appendici).

Per il momento ci fermiamo qui. La prossima volta vedremo di quanto deve essere incrementato il MB in relazione all’attività fisica che facciamo, per arrivare a calcolare infine il nostro Metabolismo Totale, sulla base del quale cominciare a costruire la nostra alimentazione.

Vai alla seconda parte: https://goo.gl/uiRWd7

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

12 risposte su “Dal calcolo del fabbisogno alla costruzione della dieta – Parte 1: il metabolismo basale”

Nelle formule il peso è riferito a quello attuale o quello ideale a cui dovrei tendere in futuro se adesso fossi sovrappeso ?

Te lo chiedo perché: tra il maggio 2022 e questo mese ho perso la bellezza di 18 kg (adesso sono normopeso), così, lentamente, con qualche periodo di stallo e di ripresa, mangiando poco di tutto, quel che mi andava. La depressione ha giocato sul mio appetito riducendolo. Visto che il dimagrimento è stato involontario e non ho seguito una dieta mirata, è chiaro che io abbia trascurato il quantitativo corretto di proteine, e ho paura che questa noncuranza mi abbia fatto perdere anche massa magra. Per questo non sono sicura che la formula sia attendibile nel mio caso visto che + c’è muscolo, + è alto il mb, e penso che il mio sia inferiore rispetto al risultato che mi da.

Queste valutazioni le può fare un nutrizionista o un medico e spesso basta semplicemente prendere qualche misura col centimetro. Però se vuoi fare una bia falla pure ma 18kg in più di due anni non mettono a rischio la massa muscolare. È un dimagrimento regolare e non intenso.

Posso chiederti in che senso e perché prendere misure col centimetro? Comunque meno male, pensavo di aver rovinato il mio corpo, mi sento sollevata. Grazie per rispondere a tutte le mie domande.

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