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Alimentazione e salute Nutrienti

Dallo zucchero al tutto

Non c’è scritto da nessuna parte che lo zucchero debba essere ZERO nella nostra dieta.

La scienza dice: fino al 15% dell’energia che introduciamo ogni giorno può arrivare dagli zuccheri semplici (quelli dolci, per intenderci).

Perciò, se per mantenere il peso mi occorrono 1800kcal, 270Kcal possono “andare in zuccheri”, cioè circa 70g.

Ma ci sono zuccheri “importanti” che non vanno trascurati mai, quelli di frutta e

latte/yogurt/bevande vegetali perchè contenuti in cibi che apportano tantissimo altro.

Facciamo i conti: 70g-40g (40g sono la media dei 450g di frutta raccomandati)-12g/18g (per le 3 porzioni di latte/bevande vegetali)= 12g/18g rimanenti da destinare eventualmente a un dolcetto per la colazione ad esempio.

Dice: eh ma che ci faccio con soli 12/18g? I dolci industriali sono PIENI di zucchero!

Dite?

Qualche esempio:

1. Cornetto vuoto di un famoso marchio: 3,9g di zuccheri per pezzo

2. Cornetto con confettura: 10g

3. Famosa merendina del buongiorno: 7,8g

Quindi: facciamo una merendina a colazione a scelta (ah si, puoi mangiare anche la genuina torta della nonna, è la stessa cosa, ma forse sei più a rischio di mangiartene mezza e non una fettina).

Rimangono pure fuori un cucchiaino o due da mettere nel caffè (bleah) o per un quadratino di cioccolato o un po’ di marmellata.

Dice: eh ma poi basta dolci nella giornata? io volevo tutta la pasticceria!

Magnatela, sei libero. Mica ti vengo a cercare a casa…

Ma non dare la colpa al pasticcere che ci mette lo zucchero

p.s. no lo zucchero non è tossico

No non è cancerogeno

No non è infiammatorio

No non fa “venire” il diabete

p.p.s. no nelle merendine NON ci sono i coloranti e i conservanti

Ma questa è un’altra storia

Quindi: per lo zucchero (ma vale per le proteine, i grassi, i carboidrati…) è la somma che fa il totale

E il totale lo facciamo noi con i nostri comportamenti.

Non è l’industria che deve occuparsi della nostra salute. Le aziende devono occuparsi della loro, cioè vendere.

Dobbiamo smettere di considerare sovrappeso e obesità SOLO come frutto di comportamenti di ALTRI (l’industria cattiva, il comune che non fa le piste ciclabili, lo stigma sociale). Il grosso del problema e quindi della soluzione, sta in mano nostra. Possiamo volerlo o meno.

Non è facile, ma per cominciare potremmo smettere di dare credito a certi personaggi che popolano la rete e i media che settorializzano e sminuzzano il problema complicando la vita delle persone con invenzioni miracolose e diete strambe, classificando i cibi in buoni e cattivi, proibendo alcuni alimenti, terrorizzando le persone.

È ovvio che poi la sensazione complessiva sia: “ci dicono tutto e il contrario di tutto, non ci capisco più niente”. Perchè si parte dal concetto sbagliato, cioè che ci siano i buoni e i cattivi.

L’alimentazione va vista dall’alto, con una visione di insieme.

Non ci sono cibi PROIBITI

Non ci sono cibi SANI O DANNOSI (a parte gli alcolici)

Non ci sono cibi INFIAMMATORI O ANTINFIAMMATORI

Non ci sono cibi INGRASSANTI O DIMAGRANTI

I carboidrati non fanno male, le proteine non fanno bene, la avena non è migliore del grano, lo yogurt proteico non è meglio di quello normale, non serve mangiare aceto per abbassare il picco glicemico, il cioccolato fondente non è meglio di quello al latte, la bresaola non è meglio della mortadella, i fiocchi di latte non sono meglio del gorgonzola…

La differenza la fanno le quantità e le frequenze di consumo, non lo scegliere un alimento di una marca o di un’altra o quello con tre picogrammi di zucchero in meno o il melone anziché la banana.

Ci sono solo alimentazioni e stili di vita BUONI o CATTIVI: non fumare, non bere (o, se proprio vuoi, fallo pochissimo), mantieni un peso sano, fai movimento costante, mangia mediterraneo, dormi bene e il giusto tempo.

C’è solo la SOMMA E IL TOTALE

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

2 risposte su “Dallo zucchero al tutto”

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