A qualcuno questa sembrerà una battuta, ma oggi il problema sanitario “nutrizionale” globale si riconduce ad un semplice assioma:
“Perdiamo salute, non perchè mangiamo troppi cibi che fanno male, bensì perchè fanno male quei cibi che mangiamo troppo”.
Da questo assioma deriva il concetto che non ci sono cibi buoni o cattivi, sani o malsani, ma che è il loro abuso ciò che li rende negativi per la nostra salute.
Fondamentalmente per il fatto che, mangiandone troppi, ingrassiamo. Ed è ingrassare ciò che toglie salute.
Corollario: la frase che spesso si sente dire “io mangio bene, ma sono sovrappeso” è priva di senso: se sei sovrappeso, non stai mangiando bene.
Ok, quindi: quali cibi mangiamo troppo? quelli che ci piacciono.
E perchè ci piacciono? perchè mangiarli produce gratificazione a livello cerebrale e questa gratificazione va a sbattere di faccia contro i fisiologici segnali di fame e sazietà che dovrebbero indurci a non mangiare più, una volta sazi.
La sazietà fisiologica soccombe se abbiamo davanti un tiramisù…c’è sempre il famoso “stomaco dei dolci” pronto a riceverli. E non sta nella pancia, ma nel nucleus accumbens del mesencefalo. E c’è sempre stato, ma un tempo mancavano i tiramisù…
Siamo preda di piaceri effimeri e inconsistenti e non solo in ambito alimentare: guardiamo i social e gli smartphone; siamo topi in gabbia che si autostimolano con piccole e continue scariche di dopamina (prodotte da un gelato o da un like, non importa), incapaci di smettere. Fino al rimbambimento e alla morte.
Inutile quindi classificare il cibo e scrivere sulla lavagna:
I cattivi: “alimenti ultra processati, industriali, moderni, non locali, non bio…”
I buoni: “il cibo genuino, naturale, fatto con due ingredienti e basta, pieno di proteine, italiano, bio…”
Nein. L’unica classificazione possibile è: “cibo troppo, cibo non troppo”.
E l’unica speranza è mangiare soprattutto cose che non ci piacciono (e magari, piano piano, imparare ad apprezzarle).
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In questa metanalisi: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6416048/
si cerca di individuare i gruppi di alimenti maggiormente associati al sovrappeso e si trova che…che sono anche quelli che mangiamo in abbondanza e che dovremmo ridurre. Che combinazione.
Mangiamo troppi salumi. E i salumi sono maggiormente associati al sovrappeso.
Mangiamo troppa carne rossa. Ed è associata al sovrappeso.
Troppe bevande zuccherate e dolci? associate al sovrappeso.
Viceversa, associati alla perdita di peso sono quegli alimenti che consumiamo troppo poco: frutta, verdura, cereali integrali, frutta secca, legumi.
4 risposte su “Dovremmo mangiare soprattutto cose che non ci piacciono (e magari imparare ad apprezzarle)”
E se siamo normopeso dobbiamo ugualmente abolire i dolci? In un contesto di alimentazione senza salumi e carni rosse, con molte verdure, con legumi e pesce e poche uova… Io mangio anche cioccolata, o gelato…
I dolci non vanno aboliti neppure per i sovrappeso. E l’eccesso che va abolito. I dolci pochi. A colazione per esempio. Un po’ e poi basta.
io non mangiavo legumi e oggi (anche dopo averti scoperto), sono tra le mie cose preferite 🙂
Lettura sempre utile, e piacevole