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Alimentazione e salute Studi scientifici

La “dieta del riso” e le calorie

Nel 1975, 106 persone con importante obesità furono messe a dieta ipocalorica controllata, con abbinata attività fisica e supporto motivazionale e furono seguite nel tempo.

La dieta consisteva perlopiù di:

1. Riso raffinato, raffinatissimo

2. Frutta, quella cosa che contiene zucchero

3. Succhi di frutta, pieni di zuccheri

4. Zucchero bianco, bianchissimo

La media della perdita di peso fu di 63,9kg.

La “dieta del riso” era ad elevatissimo indice glicemico, faceva schizzare l’insulina come non mai, ma i pazienti dimagrirono lo stesso.

Oltre a perdere peso (e proprio per questo) la loro glicemia si abbassò, il colesterolo scese, i trigliceridi pure, gli acidi urici anche. Il loro rischio cardiovascolare si ridusse notevolmente.

Questa dieta migliorò anche la condizione di quei pazienti che erano già diabetici.

Lo studio dimostrò inequivocabilmente che il deficit calorico PREVALE sulla composizione qualitativa della dieta, che le leggi della fisica e della termodinamica sono universali e che nel 1975 non c’era tutta quella pletora di guru mediatici che poi (con l’avvento dei social network soprattutto) hanno incasinato tutto parlando di picchi glicemici, insulina e cereali raffinati, dipingendoli come i mali del mondo.

E che io avevo 6 anni, porca paletta.

In foto, una perdita di 56kg ad alto indice glicemico.

p.s. se dopo aver letto questo post pensate che la qualità della dieta non conti, vi sbagliate di grosso. Non sto *suggerendo* di mangiare in quel modo per perdere peso, sto solo dicendo che il deficit calorico funziona e che la maggior parte delle affermazioni che leggiamo in giro oggi (l’insulina che fa ingrassare, i picchi glicemici che ci fanno ammalare ecc) sono false o decontestualizzate.

La qualità di ciò che mangiamo conta, ma contano anche le calorie.

https://jamanetwork.com/journals/jamainternalmedicine/article-abstract/585142

Qualsiasi dieta fa perdere peso. Basta farla.

Sulla base di 121 studi randomizzati con 21.942 pazienti, sia le diete a basso contenuto di carboidrati (ad esempio, Atkins, Zona), che a basso contenuto di grassi (ad esempio, Ornish) che quelle equilibrate con la semplice riduzione moderata di tutti i macronutrienti (MM: ad esempio, DASH, mediterranea) hanno mostrato, rispetto alla dieta abituale delle persone, una perdita di peso comparabile.

Dopo 6 mesi, le low fat e low carbohydrate hanno fatto perdere in media 1,5kg di più (differenza insignificante), ma a 12 mesi queste differenze sono scomparse.

Anche la pressione e il colesterolo cattivo sono scesi, ma questi miglioramenti sono spariti dopo 12 mesi, mentre sono proseguiti con la mediterranea.

Conclusioni dello studio: “Le differenze tra le diete sono generalmente da irrilevanti a piccole, il che implica che le persone possono scegliere la dieta che preferiscono tra molte delle diete disponibili senza preoccuparsi dell’entità dei benefici”.

Conclusioni mie: fate la dieta che vi pare e che riuscite a seguire meglio se avete bisogno di perdere peso, ma poi, per non perdere anche salute nel lungo termine a avere piacere di mangiare, cambiate abitudini per sempre e fate una dieta equilibrata come la mediterranea.

Togliere i carboidrati non fa dimagrire di più e mette a rischio la salute.

https://tinyurl.com/2ywpb8wz

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

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