Quando si dice che una delle strategie per tentare un ritorno a un peso più salutare passa anche dalla creazione di un ambiente “sicuro” e per esempio sarebbe opportuno non riempire la casa con cioccolatini, caramelle, dolcetti, patatine, formaggini, prosciuttini, bevande zuccherate, palloncini, triccheballacche e cotillon…
MA poi arrivano le mamme che contestano: “eh ma non posso, cosa gli do poi ai bambini?”
COSA GLI DAI AI BAMBINI?
I bambini sono i primi a non dover mangiare come abitudine queste cose e quindi a maggior ragione è opportuno che in casa non ci siano tentazioni. Anche, e direi soprattutto, per la loro salute, ma pure per quella dei genitori.
E che non si cominci a dire che due caramelle non hanno mai fatto male a nessuno.
Non lo si dica in un paese col 20% di bambini sovrappeso e il 10% di obesi (quindi con un terzo della popolazione dei più piccoli a rischio di una vita psicologicamente disagiata e di malattie anche molto gravi).
Non lo si dica in un paese dove Il 20% dei bambini non svolge alcuna attività fisica, il 43% ha ancora la TV in camera e il 44,5% trascorre più di 2 ore al giorno davanti a TV/Tablet/Cellulare.
Non lo si dica in un paese in cui il 25% dei bambini beve ogni giorno bevande zuccherate e il 55% fa merende troppo abbondanti (e il 35% fa una colazione non adeguata).
Non lo si dica in una paese in cui il 40% delle mamme non percepisce il proprio bambino come sovrappeso o obeso, ma lo considera normopeso o addirittura sottopeso.
Non lo si dica.