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L’inganno delle app conta calorie

Abbiamo già parlato del fatto che “contare” non è sano, può indurre a fissarsi eccessivamente sui numeri e perdere di vista la semplicità dell’atto del mangiare.

Per questo motivo le linee guida (che sono rivolte alla popolazione) traducono in cibo i nutrienti, ma non inducono a ragionare in termini di “macros” (termine che abolirei seduta stante, con sanzioni severe per chi si ostina ad usarlo), bensì in termini di alimenti e porzioni.

D’altra parte oggi c’è necessità di fornire indicazioni per mantenere un adeguato stato di salute bilanciandole con un esagerata tendenza al conteggio sconsiderato.

In altre parole, non si può più, oggi, “ascoltare Il nostro corpo” indiscriminatamente e mangiare solo quello che ci va, anche se esiste una corrente di pensiero che va in questo senso (meglio che taccio su questo), ma neppure si può pensare di diventare ragionieri della proteina e contabili del carboidrato.

Se ascoltiamo troppo ci ammaliamo, se contiamo troppo, pure.

Mi soffermo sulla seconda parte dell’equazione: le app conta calorie.

Sopratutto tra i giovani se ne fa un uso eccessivo col rischio non solo di sfociare nel controllo ossessivo di ciò che si mangia, ma pure di mangiar male pensando di mangiar bene.

I database di queste app sono spesso incompleti e con molti errori. Non si può certo pensare di poter valutare la assunzione di micronutrienti con questa modalità, perchè mancano o sono sbagliati, per cui vengono fuori somme senza capo né coda.

Ma a prescindere, CHI va a valutare i micronutrienti? Nessuno.

Ci si limita a conteggiare i maledetti macros. Facendo potenzialmente dei disastri.

Esempio: proteine, carboidrati e grassi posso rientrare nelle percentuali corrette, ma formando una dieta completamente errata e/o monotona.

Una giornata alimentare fatta di affettato di tacchino, riso bianco, uova, un po’ di olio, può facilmente risultare in un 55-25-20 come ripartizione percentuale tra carboidrati, proteine e grassi pur essendo poco varia, mancante di un sacco di micronutrienti, quasi senza fibre e troppo ricca di sale.

Lo stesso risultato (stavolta più sano) si può ottenere mangiando pesce fresco o legumi, cereali diversi e integrali, olio, frutta, verdura. Così facendo avremo molte fibre, una dieta densa di nutrienti importanti e povera di sale.

In definitiva se non si conosce la struttura di una dieta sana (e per conoscerla bisogna studiare un poco e perderci del tempo) è inutile e rischioso conteggiare usando queste app.

Una utilità possono averla inizialmente se GIA’ si sa come impostare un modello corretto, ma poi vanno lo stesso abbandonate e si deve andare a occhio perchè mangiare è, e deve rimanere, un atto semplice.

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

3 risposte su “L’inganno delle app conta calorie”

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