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Nel mondo si mangia male

E dal 1990 al 2018 le cose non sono cambiate in meglio.
In generale chi ha un livello scolastico migliore mangia un pochino meglio, ma le differenze sono minime.

Questo bel lavoro (https://v.gd/V3VPNF) pubblicato su Nature mette in evidenza con grafici di veloce lettura la qualità della nostra alimentazione.

Si è utilizzato un punteggio per classificare le diete migliori o peggiori basato su fattori positivi (consumo di cereali integrali, legumi e semi, pesce, frutta, verdura) e negativi (bevande zuccherate, carni rosse/lavorate, sale).

Risultato: i paesi ad alto reddito (noi) fanno schifo al sorcio. Meglio i paesi più poveri e meno scolarizzati.

Il punteggio va da 0 a 100 e la media è 41. Solo l’1% della popolazione mondiale (10 paesi) ha superato lo score di 50.

I miglioramenti dal 1990 sono minimi (anche se nel grafico sembrano eclatanti ma è una questione di scala)

Nota: dove nel grafico c’è un punteggio elevato di fattori “cattivi” non vuol dire che si mangino più alimenti cattivi, ma meno.

Prima immagine: situazione attuale
Seconda immagine: differenze nel tempo

Ah! il punteggio di dieta migliore non è equivocabile. Trattasi di dieta mediterranea. Su questo sono tutti d’accordo. Cioè a nessuno nel mondo viene in mente di dire che mangiare tanta carne sia positivo.

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

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