L’insulina serve. È un ormone vitale
- Fa entrare il glucosio dentro le cellule perché venga utilizzato come energia per tutte le funzioni dell’organismo.
- Riporta la glicemia nei limiti corretti. Infatti troppo zucchero nel sangue è molto pericoloso: aumenta lo stress ossidativo e induce infiammazione legandosi alle proteine (glicazione) e danneggiando l’endotelio delle arterie.
Però se l’insulina sta in giro nel sangue troppo spesso e in eccessiva quantità ha alcuni effetti secondari semi fisiologici che diventano dannosi alla lunga, sopratutto in un contesto dì alimentazione ipercalorica (alcuni sarebbero effetti ragionevoli in un mondo in cui le calorie sono scarse, per accumulare riserve da usare nei momenti dì carestia, ma oggi non è più così perché la carestia nel mondo occidentale non esiste più):
- È un ormone anabolizzante e quindi stimola l’accumulo dì grasso nel tessuto adiposo in un contesto ipercalorico
- Ostacola il dimagrimento perché blocca l’azione degli ormoni catabolici antagonisti come il glucagone
- Alza i livelli dì colesterolo nel sangue (sopratutto quello cattivo) perché ne promuove la produzione endogena agendo sull’enzima chiave della sua sintesi
- Aumenta la pressione del sangue perché favorisce il riassorbimento dì sodio da parte del rene, la produzione di sostanze vasocostrittrici e la apposizione dì fibre muscolari lisce dentro il lume arterioso indurendo le pareti e favorendo l’aterosclerosi
- Aumenta lo stato infiammatorio generale perché induce la produzione di eicosanoidi con questo effetto
- Altera i segnali dì fame e sazietà a livello cerebrale anche a causa di un rimbalzo ipoglicemico quando viene prodotta troppo velocemente
- Alla lunga, se viene secreta in eccedenza e in una situazione dì eccesso calorico, porta resistenza delle cellule alla sua azione, iperinsulinemia e poi diabete con tutte le gravi conseguenze del caso.
Tutti questi danni, ribadiamo, quando viene prodotta IN ECCEDENZA e PER TANTI ANNI e sopratutto quando mangiamo TROPPE CALORIE perché l’accumulo di grasso oltre ad essere l’effetto della resistenza alla insulina è anche la causa stessa di resistenza in quanto il tessuto adiposo (quello viscerale in particolar modo) produce citochine infiammatorie che inducono insulinoresistenza.
Se non ci sono troppe calorie in giro e se non c’è un eccessivo stimolo dì produzione insulinica (i famosi picchi) NON C’È PROBLEMA.
L’insulina serve. Tant’è che i diabetici di tipo 1 se la iniettano, addirittura.
Quindi i carboidrati vanno mangiati. Sennò per mantenere stabile la glicemia il corpo smonta il muscolo e lo trasforma in zuccheri.
Inoltre, anche troppe proteine sono un stimolo per la produzione di insulina (ditelo ai paleo-fissati) e troppi grassi possono indurre a loro volta insulinoresistenza (ditelo ai cheto-fissati).
Ecco quindi che ci vuole equilibrio nell’alimentazione: 45-60% delle calorie dai carboidrati (cereali integrali, legumi, frutta, verdura), 25-30% dai grassi (soprattutto da olio di oliva, frutta secca, pesce e pochissimi da carni rosse, salumi, formaggi, dolci), 10-15% dalle proteine (quindi meno della moda proteica moderna e soprattutto quelle “magre”: carni bianche, pesce, legumi, uova).
Scarso, idealmente nessun consumo di alcolici, bevande zuccherate e prodotti ultraprocessati. L’alimentazione sana è fatta di alimenti freschi e semplici.
E questa cos’è se non la formula del modello mediterraneo? Non della chetogenica e neppure delle iper-proteiche.
La cosa più importante è mangiare il giusto (cioè non essere sovrappeso), mangiare soprattutto vegetali e fare movimento costante (che fa entrare lo zucchero nelle cellule SENZA BISOGNO di insulina)
UAU. E pure MIAU.
2 risposte su “Pillole di insulina”
Ma ‘sto “MIAU” è pure lui un dietologo? Oppure un topologo? 🐭😺
La seconda