I legumi non sono “poco digeribili”
Le verdure non sono “poco digeribili”
L’aglio, il peperone, la cipolla si digeriscono perfettamente e velocemente.
Il lattosio non è “poco digeribile” (se non sei intollerante e anche se lo sei un po’, un bel po’, lo digerisci comunque benissimo)
La caseina non è “poco digeribile”
E neppure il glutine. Cioè, non più di altre proteine.
Digerire un alimento è spezzettarlo (sia fisicamente che chimicamente) in tanti piccoli elementi che poi verranno assorbiti.
La digestione avviene in bocca masticando e col contributo di alcuni enzimi (e si forma il cosiddetto “bolo”), nello stomaco (con l’aiuto dei succhi acidi gastrici, fino alla formazione del “chimo”) e nel primo tratto dell’intestino (con la produzione del “chilo” formato da una miscela di nutrienti, succhi enzimatici e bile).
Poi, una volta assorbiti quasi tutti i nutrienti, ciò che resta arriva nell’ultima parte del tubo digerente. Qui l’acqua rimasta viene riassorbita e le sostanze non digerite (la fibra e altre piccole componenti della dieta che spesso vanno sotto il nome di FODMAPs) vanno a nutrire i batteri residenti.
Ciò che rallenta le prime fasi è la QUANTITÀ di ciò che si mangia (sia in termini di volume che di calorie), i grassi soprattutto, un po’ le proteine e la fibra. I carboidrati invece vengono digeriti che è una bellezza.
Ma il senso di “pesantezza” dopo un lauto pasto è dato dai grassi che allungano molto i tempi di digestione (e apportano anche tante calorie).
La fibra dona sazietà. Che è diverso. Non impegna la digestione. Passa e va rallentando un po’ lo svuotamento gastrico (così come le proteine), ma non impegnando la macchina enzimatica e biliare come fanno i grassi.
Perciò se digerite male la pizza, non è perché c’è il lattosio nella mozzarella ma perche c’è un CHILO di mozzarella sopra, 7 formaggi ed ha anche 44cm di diametro, non perché la pasta non è lievitata bene o non è “maturata”.
Se quel panino non vi è andato giù bene, non è perché c’è il glutine nell’impasto o perché c’era un milligrammo di peperone dentro, ma perché era uno sfilatino di 87cm con un etto di salame ungherese fritto e gorgonzola tagliato con mascarpone.
I disturbi che mezzo mondo accusa, poi (colon irritabile, gonfiore addominale, meteorismo, stipsi), non sono legati a “cattiva digestione” perché la digestione è avvenuta prima, nelle zone alte.
Sono fondamentalmente legati ad una disbiosi intestinale (batteri un po’ scombussolati sia per qualità che per quantità) a causa spesso della scarsezza di fibra consumata, il rallentato transito, le troppe calorie ingerite, il sovrappeso e lo scarso movimento (oppure altre cause patologiche per le quali ci vuole l’intervento medico).
Insomma in pratica per la pizza ai 18 formaggi e il panino con la mozzarella in Eurostar (la carrozza era troppo piccola).
Viceversa in alcuni casi il gonfiore addominale si mostra in modo esagerato per l’eccesiva magrezza (molti giovani, mangiano moltissima verdura e sono troppo magri. In questo caso l’aria prodotta dalla fermentazione delle fibre si evidenzia in modo maggiore).
Per cui se il marketing narra storie di pance piatte e colon fioriti e invita a mangiare cibi “attivati”, senza lattosio e senza glutine, a fare improbabili combinazioni (tipo non mangiare la verdura cotta assieme a quella cruda o altre amenità: https://www.gabrielebernardini.it/tassonomia-delle-combinazioni-alimentari/) o a prendere fantomatici integratori sappiate che vi consiglia male, ma va incontro al vostro desiderio di avere la bacchetta magica per risolvere problemi che potreste risolvere mangiando un po’ meno, dimagrendo, facendo movimento e riducendo porzioni e eccesso di grassi.
Inoltre in questi casi non può esistere la soluzione per tutti. Perchè le variabili sono moltissime e tanto dipende anche dallo stato di stress dell’organismo. Per cui può capitare che lo stesso alimento possa dare o non dare fastidio a seconda che il soggetto sia più o meno stressato. Nell’intestino abbiamo un sacco di terminazioni nervose (non a caso si parla di “secondo cervello”) e gli stati emotivi influiscono enormemente sulle sue “reazioni”. Non c’è la soluzione unica per chiunque.
Buon pro.
p.s. Aglio, cetriolo, peperone e cipolla vengono digeriti benissimo, ma la fiatella (o la persistenza dell’aroma) conseguente è dovuta ad una sostanza volatile che per un po’….veleggia in giro anche dopo che i suddetti vegetali sono belli e andati (essendo fatti di acqua carboidrati e fibra).
2 risposte su ““Poco digeribile””
Articolo preziosissimo
La ringrazio Dr. Bernardini
Potrei chiedere in questo quadro di “maldigestione” che funzione ha, se ne ha una, il famoso “canarino” che nelle mie zone (Sicilia) va tanto di moda?
Intendo acqua bollita con buccia di limone e foglia di alloro.
Ha un qualche razionale?
Oppure può essere anche dannoso?
Analogamente, lo zenzero può essere d’aiuto?
Grazie in anticipo
Il canarino. Che ricordi. Non mi viene in mente nessuno razionale se non il fatto che facendo schifo induce il vomito e aiuta a liberarsi.