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Lacrime nella pioggia

La nuova tendenza dei terroristi del picco glicemico, oltre alla scemenza del mangiare mettendo aceto ovunque, è quella di consigliare di nutrirsi con la precedenza, a scaglioni, facendo fare la coda al cibo, come ai tornelli.

Prima mangia le verdure, ma STACCATE dalle altre pietanze, con un ordine ben preciso: verdure, grassi, proteine e i carboidrati per ultimi. Poveri.

Quindi mi raccomando: insalata scondita, poi un cucchiaio d’olio tipo purga, poi il petto di pollo scondito e poi il pane (se proprio devi). Con grande gioia del palato.

Ora, ai vari Dei dell’insulina con milioni di cazzo di followers: pensate che gli alimenti si INCOLONNINO nel nostro apparato digerente aspettando il loro turno per essere digeriti come auto ad un casello?

Pensate che il formaggio dica al pane “prego vada pure io ci metto di più, non faccia complimenti passi avanti”?

Credete che il cavolo cappuccio si senta superiore al gamberetto?

Ma che, davero?

No. Là dentro è tutto un assembramento. È uno spappolamento unico di cibo triturato, acqua e succhi digestivi

Digerire un alimento è spezzettarlo (sia fisicamente che chimicamente) in tanti piccoli elementi che poi verranno assorbiti. E il tutto avviene senza precedenze.

La digestione avviene in bocca masticando e col contributo di alcuni enzimi (e si forma il cosiddetto “bolo”), nello stomaco (con l’aiuto dei succhi acidi gastrici, fino alla formazione del “chimo”) e nel primo tratto dell’intestino (con la produzione del “chilo” formato da una miscela di nutrienti, succhi enzimatici e bile).

Tutta questa miscela immonda si crea SIA che si mangi prima la zucchina, sia che si mangi prima lo spaghetto. Ma dove minchia vivete oh Dei?

Il rallentamento e la conseguente minor impennata del glucosio nel sangue, avviene NON in base alla precedenza, ma in base alla PRESENZA o meno di fibre, proteine e grassi nello stesso pasto. Quindi basta un pasto vario che contenga tutti i nutrienti. Ovviamente soprattutto la fibra aiuta perchè non ha praticamente calorie, poi un piccolo secondo piatto e il condimento contribuiscono a ridurre la velocità di entrata in circolo del glucosio e quindi a contenere il picco glicemico.

Nello stomaco e nell’intestino, però, non ci sono precedenze: gli alimenti perdono la loro individualità e si mescolano.

Come lacrime nella pioggia.

E allora se vi dicono di mangiare rispettando la coda, voi, molto delicatamente, potreste mandare questi terroristi della nutrizione a quel paese (ma non lo fate perché siete dei signori) o magari…potreste togliere il follow.

p.s. l’unico motivo lievemente sensato per mangiare un po’ di verdura prima, è quello di riempirsi la pancia per ridurre il carico CALORICO di quello che viene dopo.

Non per il maledetto picco, oh Dei.

Attenzione: non è che la glicemia dopo un cosiddetto “pre-carico” lipidico o proteico non risulti un poco più bassa se poi si mangiano carboidrati, ma nel soggetto SANO questo è ininfluente. Può avere un piccolo senso (forse, perchè nessuna linea guida lo consiglia) per il diabetico, ma non per le persone sane.

Lo si vede bene in questo studio in cui la glicemia dopo un pre-carico (in questo caso 50g di parmigiano + 1 uovo rispetto a sola acqua) è solo lievemente più bassa, senza un significato clinico utile, nel soggetto sano e pure nel soggetto pre-diabetico, mentre è la riduzione è più sensibile nel diabetico, cioè in colui che si è già fatto del male mangiando in modo squilibrato nel passato.

Evidenzio però che studi come questo non sono calati nella realtà: il pasto glucidico seguente al pre-carico non era un pasto normale, ma era un carico di glucosio puro (va fatto per standardizzare i risultati, ma nessuno si mangia glucosio isolato). Probabilmente se il pasto glucidico fosse stato composto da pane o pasta (che contengono anche proteine) le cose sarebbero state diverse.

Inoltre nella pratica uno dovrebbe mangiarsi grassi e proteine 60-30 minuti prima del resto. Vi voglio vedere farlo in pausa pranzo al lavoro.

https://drguess.substack.com/p/eating-your-food-in-the-right-order

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/26224101

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

3 risposte su “Lacrime nella pioggia”

A testimonianza diquanto da lei affermato le dico che io per un po di tempo ho seguito la dieta a cui ha fatto riferimento ,cioè la ” dissociata” ! Confermo che non mi è stata certo di aiuto ! Anzi!!!
PPoi casualmente trovai su youtube una pubblicità,in cui veniva spiegato molto bene tutto il meccanismo del metabolismo!!! : una ” pappardella infinita ” ,difficile da comprendere anche per me che ho studiato parecchia biologia ! Una volta compreso il tutto, ho applicato quanto dedotto ! Cioè l’ esatto contrario della dieta dissociata !!! Ho capito e verificato di persona che l’ importante, per godere di buona salute e per recuperare il peso forma, è mangiare in equilibrio e tutti insieme tutti i nutrienti : carboidrati , lipidi ( meglio se olio extravergine) e proteine! e consumare frutta e verdura ,evitando succhi vari e altri prodotti elaborati ,che hanno perso i loro valori nutrizionali –

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