A volte uno si domanda il perchè di tutta questa attenzione ai carboidrati, al picco glicemico, alla insulina e a tutti quei suggerimenti che secondo certi guru dovrebbero tenere bassa la glicemia e che francamente sfiorano da vicino la malattia mentale (di chi li suggerisce e di chi li mette in atto) quando:
- Gli italiani non mangiano abbastanza carboidrati: stiamo a meno del 45% delle calorie giornaliere quando dovremmo stare attorno al 55%.
- Gli italiani per pane, pasta, riso, ecc rispettano le indicazioni delle linee guida solo nell’20% dei casi (anche se il 50% si avvicina alle raccomandazioni), mentre
- NON rispettano le raccomandazioni per la carne lavorata (salumi e company) nel 70% dei casi (cioè ne mangiamo troppa).
- Inoltre NON seguono le indicazioni precise per il consumo di frutta e verdura rispettivamente nel 60% e nel 70% dei casi circa (solo il 30% circa ci si avvicina)
Perchè insomma ci preoccupiamo della glicemia e dei carboidrati quando la nostra dieta è sbilanciata PROPRIO perchè ne mangiamo troppo pochi?
A latere, stendiamo un velo pietoso per le bevande alcoliche e per quelle zuccherate di cui abusiamo.
Ma noi non ci preoccupiamo di ridurre i succhi di frutta e la coca cola, il salame, il vino e di aumentare pane, pasta, cereali e frutta/verdura. E ovviamente di mangiare meno calorie in generale.
No, ci preoccupiamo dei dannati picchi glicemici e di mangiare patate fredde, pane raffermo e di bere aceto perchè qualche medico disinformato o peggio, ci dice così dal maledetto palco dei soscial netuork.
2 risposte su “L’incongruenza del carboidrato”
Adesso capisco perché lei dott. Bernardini è in grado di ragionare !!! Ha frequentato la facoltà di SCIENZE!!! Vede la mia esperienza a contatto con medici ,mi ha indotto a pensare che la facoltà di MEDICINA induce l’ impostazione del cervello degli studenti ad ” Access ” , cioè ad un apprendimento mnemonico passivo , mentre la facoltà di SCIENZE induce l’ impostazione del cervello ad ” Excel” cioè a ragionare ,elaborare, sperimentare!!! Difficilmente è “concesso” (anche ai rari studenti che lo apprezzano) l’ apprendimento passivo!!!
La scienza è una. Anche i medici dovrebbero seguirla. La differenza non è tra medicina e biologia ma tra scienziati e non scienziati