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Comò che si credono Ferrari

In Italia, secondo il Sistema di sorveglianza PASSI dell’Istituto Superiore di Sanità (2022-2023), il 51,7% delle persone è sedentario (28,1%) o parzialmente attivo (23,6%).

Il 48,3% è definibile come attivo, cioè, secondo le definizioni dell’OMS:

“svolge un lavoro pesante, cioè un lavoro che richiede un notevole sforzo fisico (ad esempio il manovale, il muratore, l’agricoltore) e/o aderisce alle linee guida sulla attività fisica: 30 minuti di attività moderata per almeno 5 giorni alla settimana, e/o attività intensa per più di 20 minuti per almeno 3 giorni settimanali.”

I parzialmente attivi non raggiungono tali requisiti, ma fanno qualche attività fisica nel tempo libero

I sedentari invece non svolgono attività fisica moderata o intensa nel tempo libero.

La sedentarietà aumenta con l’età (e andando verso Sud), ma nella fascia 18-34 anni le percentuali di sedentarietà scendono solo di poco (23,7% vs 28,1%)

Possiamo affermare che circa 4 giovani su 10 sono francamente sedentari.

Tra i restanti giovani possiamo solo fare ipotesi: quanti raggiungono il minimo e quanti lo superano? E quanti si possono definire atleti?

Tra coloro che superano il minimo, quanti fanno fanno attività aerobiche intense, ma non pesi (magari sono ciclisti o runners)? Quanti fanno invece attività di resistenza e quanti tra questi sono atleti di resistenza di alto livello con carichi di lavoro veramente notevoli?

Non lo so, ma credo davvero pochi.

In Italia i giovani (18-34 anni) sono circa 10 milioni. Mettiamo che di quei 6 attivi (o attivi solo in parte) su 10, 2 siano molto attivi e tra questi ci sia 1 atleta vero e che il 50% sia un bodybuilder serio.

500 mila bb? ok. Mi pare tanto, ma la domanda seria è questa: perchè stanno tutti nel mio profilo a contestare i discorsi sulle proteine??

A parte gli scherzi, però capite che nel mondo attuale chi ha necessità di introiti elevati di proteine è davvero una percentuale esigua.

A prescindere dai giovani, più di 5 italiani su 10 non hanno alcun bisogno di ingurgitare quantità oltre il minimo sindacale (1g pro Kg o poco più) perchè sono (siamo) dei fottuti sedentari.

E anche chi si muove, si muove poco. Supera le raccomandazioni magari, ma non fa nulla di eclatante a livello di carichi muscolari.

Tutto il marketing proteico (dalla semplice induzione a mangiar petti di pollo come se piovesse, fino all’acquisto di budini, beveroni e supplementi proteici) è una enorme presa per i fondelli per venderci prodotti inutili e potenzialmente dannosi perchè spostano la nostra alimentazione fuori dal modello mediterraneo, laddove non ce n’è alcun bisogno.

Altra cosa fantastica: siamo sedentari, ma crediamo pure di essere attivi: il 57,4% circa dei sedentari/parzialmente attivi si giudica attivo. Non è bellissimo?

Siamo dei comò che si credono Ferrari. Facciamocene una ragione (e mangiamo meno carne).

https://www.epicentro.iss.it/passi/dati/attivita

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Di Dott. Gabriele Bernardini

Biologo, nutrizionista, toscano

2 risposte su “Comò che si credono Ferrari”

Gabriele, se lo metti anche su IG chiudi i commenti 😉 (scusa se per una volta lascio un commento solo umano e non in topic)

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